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Le armi nucleari sono illecitamente sono dislocate nel nostro paese

Steadfast Noon è in contraddizione con i principi di civiltà giuridica

L'esercitazione nucleare "Steadfast Noon" è in contrasto con l'adesione dell'Italia al Trattato di non proliferazione nucleare, che proibisce ai paesi non nucleari il possesso, l'importazione, esportazione e transito delle armi nucleari.
16 ottobre 2023
Domenico Gallo (giurista)

L’Italia ha dato attuazione al divieto costituzionale delle armi di sterminio di massa con l’adesione al Trattato di non proliferazione nucleare, che proibisce ai paesi non nucleari il possesso ed il controllo delle armi nucleari, ed ha ribadito il divieto di fabbricazione, importazione, esportazione e transito delle armi nucleari con la legge che regola il commercio delle armi (L. 185/90). Una delle bombe atomiche B61 che l'Italia ha ospitato nelle basi di Aviano e Ghedi

La partecipazione dell’Italia all'esercitazione nucleare annuale nota come "", condotta dalla NATO, dal 16 al 26 ottobre, per testare le strategie dell'alleanza atlantica costituisce una flagrante contraddizione dei principi di civiltà giuridica del nostro paese incardinati nella Costituzione e nelle leggi.

L’Italia non può fare esercitazioni che prevedono che i suoi aerei trasportino e simulino l’impiego delle armi nucleari che illecitamente sono dislocate nel nostro paese.

L’uso di armi di sterminio di massa non è ammissibile neanche in caso di guerra difensiva, per questo non è ammissibile che le nostre forze armate si esercitino all’uso di armi nucleari che l’Italia non può né possedere, né controllare.

Secondo Jens Stoltenberg, segretario generale della NATO, l’esercitazione contribuirà a rafforzare la credibilità e l'efficacia del deterrente nucleare dell'alleanza. In sostanza si tratta di mostrare i “muscoli” nucleari, dimostrando di avere la capacità di usare armi nucleari e che queste son o pronte all’uso, senonchè la Corte Internazionale di Giustizia, con la sua pronuncia dell’8 luglio 1996, ha dichiarato illegittimo non solo l’uso ma anche la minaccia dell’uso di armi nucleari.

In un momento in cui non si riesce a spegnere il tragico fuoco che sta devastando l’Ucraina, bisognerebbe lavorare per la de-escalation del conflitto, invece di incrementare la tensione con la minaccia dell’uso di armi di sterminio.

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