Dubbi e leggende sul fantasmagorico nucleare italiano
Nelle scorse settimane il presidente del Consiglio dei Ministri italiano Silvio Berlusconi e il Presidente della Repubblica Francese Nicolas Sarkozy hanno firmato un accordo sulla costruzione di 5 centrali nucleari di terza generazione, quattro in Italia e una, già in fase di realizzazione, in Francia.
Da parte italiana si è presentato l'accordo come l'inizio di una nuova fase energetica e il superamento del referendum di vent'anni, definito sciagurato e foriero di immensi disastri per l'industria italiana.
Alcune domande:
Come mai il Paese più spiccatamente nucleare al mondo, gli Stati Uniti d'America, non costruiscono centrali dal 1979?
Come mai, se è una tecnologica così straordinaria, Sarkozy è riuscito a “vendere” la tecnologia solo all'Italia, dopo averci provato letteralmente con mezzo mondo dove ha ricevuto solo rifiuti?
Se il problema è la dipendenza dall'estero, come lo risolve il nucleare se l'Italia non ha miniere di uranio?
Da anni ci viene detto che il referendum ha bloccato lo sviluppo di un'industria in rapida ascesa. Allora perché l'Italia aveva soltanto una centrale attiva, una in costruzione e due già ferme?
La disponibilità mondiale di uranio si sta avvicinando alla soglia critica già raggiunta dal petrolio. Quando questa arriverà (al massimo entro 50 anni) quale sarà la convenienza rispetto agli stessi carburanti fossili?
Considerando che l'Italia non ancora riesce a dare avvio ad un programma di smaltimento delle scorie ferme dal 1986 (spesso in edifici fatiscenti e insicuri), come si risolverà il problema di nuove scorie, ancora più pericolose e numerose, secondo denunce della stampa internazionale?
Come si risolveranno i problemi di sicurezza in un Paese sostanzialmente quasi interamente sismico?
Dov'è l'economicità di una tecnologia che, secondo i rilievi dell'agenzia Moody's, ha costi superiori ai 7000 dollari al Kw con una crescita del 7% annuo (e quindi raddoppieranno nell'arco del prossimo decennio)?
La costruzione della centrale nucleare in Finlandia, iniziata nel 2005, è giuntà alla metà e ha già superato di oltre il 50% il budget previsto, mentre l'autorità sulla sicurezza ha riscontrato 2100 'non conformità'. Raddoppiando l'attuale numero di reattori - cosa che accelererebbe l'esaurimento delle risorse accertate di uranio - il contributo del nucleare alla riduzione delle emissioni non supererebbe il cinque per cento ( con le fonti rinnovabili la riduzione sarebbe moltiplicata per 7 volte). Negli Stati Uniti i 75 reattori costruiti sono costati 145 miliardi di dollari invece dei 45 previsti; gli ultimi 10 reattori costruiti in India hanno avuto un aumento dei costi del 300 per cento in media. In Finlandia l'azienda committente e l'esecutrice dei lavori di costruzione della centrale di Okinuto stanno arrivando in tribunale. Ciò è dovuto sostanzialmente all'aumento medio dei tempi di costruzione dei reattori, a sua volta legato alla necessità di aumentare la sicurezza delle centrali. Tale tempo medio di costruzione è passato da poco più di cinque anni negli anni '70 a circa 10 anni oggi. Davanti a queste cifre il nucleare può essere considerato economico e conveniente (e non dimentichiamoci che non può soddisfare più del 15% del fabbisogno energetico)?
Articoli correlati
- Lo studio A/57/124 è stato richiesto con risoluzione 55/33 dell'Assemblea Generale ONU 20/11/2000
Studio delle Nazioni Unite sull'educazione al disarmo e alla non proliferazione nucleare
Questo studio è stato presentato al primo comitato dell'Assemblea generale dell'ONU nella sua 57a sessione il 9 ottobre 2002. Nello studio si prevede che l'educazione al disarmo proietti a tutti i livelli i valori della pace, della tolleranza, della nonviolenza e del dialogo fra i popoli.23 marzo 2021 - Redazione PeaceLink - Il trattato TPAN ha raggiunto la sua attuazione
Nucleare civile e militare: una bomba!
Il trattato ONU TPAN per la proibizione delle armi nucleari il 22 gennaio 2021 entra in vigore, anche se ha dei limiti perché non è stato ancora né firmato, né ratificato da nessuno dei paesi che detengono l’arma nucleare17 gennaio 2021 - Laura Tussi Nobel per la chimica 2020: le “forbici” genetiche incantano la Difesa USA
L’agenzia DARPA nel 2016 illustra “Safe Genes”, il nuovo programma che deve sbloccare il potenziale delle tecnologie avanzate di editing genetico19 ottobre 2020 - Rossana De Simone- La presenza di armi nucleari nelle basi di Aviano e Ghedi
L’F-35, le basi militari e le bombe nucleari per distruggere l’articolo 11 della Costituzione
Tuttavia è difficile immaginare che il presidente degli Stati Uniti considererebbe l'obbligo del parere alleato come un vincolo alla sua autorità29 giugno 2020 - Rossana De Simone
Sociale.network