Il palazzo punisce il combattente
Normale. Ultimo non è solo colui che ha catturato Riina. E' anche quello che, da carabiniere e da ufficiale, ha osato parlare di "soldati straccioni" e di "burokrazia". La burokrazia col kappa è "il fronte interno della lotta alla mafia", e su questo non c'è - oggi - molto da commentare. I soldati straccioni possono essere quelli del subcomandante Marcos sulla Selva Lacandona, oppure i carabinieri che - in nome del popolo sfruttato - combattono contro il potere mafioso. Contro i criminali, cioè, e contro tutto il sistema che, sopra e sotto di loro, s'interfaccia con essi e li usa. Questo sistema ha avuto pochissimi nemici in Italia - nemici veri - e il capitano Ultimo è fra essi.
Non ci sono solo i carabinieri di Genova. Questi ultimi, in realtà sono pochi, per lo più reclute inesperte. Ci sono i carabinieri di tutti noi, della gente comune, della società civile, dei lavoratori. Combattono contro i padroni della Sicilia e - forse ormai - dell'Italia intera.
Rischiano apertamente la pelle contro costoro - gettare a terra Totò Riina è un po' più pericoloso che prendere a calci un sedicenne al corteo - come la rischiavano i partigiani contro i fascisti. Non chiedono ricompense, e se vuoi fargli del male devi solo impedirgli di rischiare la pelle - per il loro popolo - ancora.
Carabinieri del popolo: adesso, possiamo scrivere anche questa. Il presidente del Consiglio trattava coi mafiosi. Ultimo, coi suoi "straccioni", li combatteva. Il Palazzo esalta il complice, il Palazzo punisce il combattente.
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