FSE Atene: giorno 0

Il forum sociale europeo raccontato da Gregorio Malavolti
3 maggio 2006
Gregorio Malavolti

Siamo arrivati allo spazio Forum intorno alle 23.30 di martedì. Le spazio dove dormire in sacco a pelo era ancora inagibile, quindi ci hanno sistemato nel corridoio. Via via che la notte andava avanti è cresciuto il numero di persone accampate: alcuni italiani di Padova, Rovigo e Pisa, alcuni ragazzi di Berlino sociologi del movimento, inglesi, francesi, un colombiano.
La prima impressione che abbiamo avuto è di trovarci in uno spazio davvero immenso, in cui tutto pare discretamente ben organizzato anche se rimangono molte cose da finire. Si tratterà di capire se lo spazio si riempirà, se la segreteria organizzativa reggerà l'impatto dei partecipanti. Vedremo. Siamo fiduciosi.

La mattina seguente abbiamo potuto apprezzare l’immensità del luogo che ospita il Forum, la zona dell’ex aeroporto in cui si è tenuta una parte delle Olimpiadi del 2004. E’ veramente impressionante questo enorme spazio, separato dal mare soltanto dalla strada, su cui incombe da entrambi i lati la speculazione edilizia che in questa zona turistica ha portato alla costruzione di case su case tutte disperatamente con vista mare.

Ci hanno trasferito con il pullman allo spazio palestra, un ex hangar dell’aeroporto, che stavano finendo di allestire. In pullman perché dista circa 1 Km dallo spazio Forum principale (la Venue, come le chiamano qui) anche se è ben visibile oltre la ex pista di atterraggio.

E’ stata la giornata delle prime impressioni, del ritiro degli accrediti (agli stand di distribuzione dei pass non ci sono i computer e quindi i nomi vengono cercati e cancellati a penna sui fogli stampati). Durante la riunione sul Forum del Mediterraneo sono emersi tutti i limiti di questo percorso che si erano già evidenziati a Barcellona, ovvero la difficoltà di renderlo un luogo realmente rappresentativo della società civile del Mediterraneo. Così alcuni hanno esplicitamente detto che per tutto il movimento è fondamentale concentrare le energie per far avere successo al prossimo Forum Sociale Mondiale che si terrà in Kenya il prossimo Gennaio, che può rappresentare un salto di qualità per l’intero movimento dei Social Forum. Il Forum Mediterraneo, visto come è composto ad oggi il gruppo promotore, può attendere…

Sono arrivati i programmi (anche questo è il segno di una discreta organizzazione – non sempre erano pronti il giorno pma del Forum) e funziona già il Centro Stampa. Una delle cose che ci ha colpito di più è la chiarezza grafica di tutte le indicazioni presenti: le piantine con i numeri delle stanze sono ovunque, sono facili da capire grazie anche all’uso estensivo dei colori.

Lo spazio associazioni ha iniziato a prendere forma con le bandiere, i poster, i volantini, mentre la difficoltà più grande della giornata è stata trovare del cibo: l’unica offerta era costituita da uno stand gestito dai kurdi che vendevano Gyros, Riso, Dolci, tutti piuttosto cari. Dentro solo un bar ed uno spazio di vendita di prodotti CTM del commercio equo gestito da un gruppo italo/greco. Ma che ha aperto solo in tarda serata. Così per cena alcuni sono andati al concerto inaugurale del Forum nel centro di Atene, altri si sono spostati di poche fermate di tram alla ricerca di cibo greco.

In serata sono arrivate moltissime persone e gli spazi palestra si sono abbastanza riempiti. Ci è apparsa decisamente visibile la presenza molto più alta che negli altri Forum di attivisti provenienti dall’Est europeo. Da questo punto di vista questo il Forum ha raggiunto, ancor prima di aprire, uno dei suoi obiettivi.

Prendendo posto sui materassini di polistirolo che ci hanno fornito ci siamo resi conto che nell’hangar ci sarebbe stata tutta la notte una luce pazzesca….

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