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16 febbraio 2003

Come nel 1999...

Autore: Aldo Vercesi
Fonte: 16.02.2003

L'11 Aprile del 1999 inviai alle redazioni di tuttii mezzi d'informazione (giornali, TV, ecc.) la lettera che segue. Ritengo che, oggi più che mai, sia ancora attuale come allora.

Alle redazioni di...
Ai Sindaci dei comuni di...

Oggetto: "Per la Vita, per la Pace,
una nuova cultura, una politica nuova.

E' sabato 10 aprile 1999, sono le ore 20, mi trovo a Cordenons (Pordenone) cittadina confinante la base americana di Aviano; nel cielo rombano gli aerei che partono per l'ennesimo bombardamento in Jugoslavia. Sono con i miei nipotini Marco di 4 anni e Jessica di 6 anni, mi chiamano: "Nonno, nonno gli aerei partono, vanno a sparare, a buttare le bombe". Li guardo e non trovo le parole per dire loro tutta la mia angoscia per quello che sta accadendo nel mondo con questa enneima brutalità dell'uomo sull'uomo, per questo modo di dare la morte e la distruzione convinti così di portare la pace. Penso a come potrà essere il loro futuro di uomini in una società così tremendamente violenta. Non ho ricette o verità da dare ai miei nipotini se non quelle di una cultura di pace, di una rivoluzione sì, ma non violenta.
Torno a casa, a Maniago (PN), cerco altre risposte a tanta incoscienza e irresponsabilità da parte dei "potenti"; scavo tra i miei ricordi e affiorano alcune letture fatte in anni passati, cerco i testi e mi rendo conto di quanto siano atturali.
Gesù Cristo, Herich Fromm, Gandhi, Martin Luthert King, Albert Einstein; i loro scritti esprimono pienamente il mio pensiero e vorrei che fossero un messaggio per tutti gli uomini in quanto tali.
(Aldo Vercesi)

Oggi più che mai si levi alta la voce di tutti coloro che vogliono la Pace.

Beati i poveri di spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati gli afflitti,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché erediteranno la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
(Gesù Cristo)

PER LA VITA
PER LA PACE
UNA NUOVA CULTURA
UNA POLITICA NUOVA

C'é una forte inclinazione alla guerra,
provocata dalla presenza delle armi nucleari
da tutte le parti e da timori e sospetti reciproci
di qui generati; c'è idolatria della sovranità
nazionale; mancanza di obiettività
e di ragione in politica estera.
D'altro canto, c'è il desiderio, nella maggioranza delle popolazioni di ambedue i blocchi,
di evitare la catastrofe della distruzione nucleare;
c'è la voce del resto dell'umanità, che insiste
perché le grandi potenze non coinvolgano
tutti gli altri nella loro follia; ci sono i
fattori sociali e tecnologici che consentono
l'uso di soluzioni pacifiche, e che aprono
la via ad un futuro felice per il genere umano.
Finché ci saranno questi due ordini di fattori
favorenti, ci sono ancora due possibilità concrete
tra cui l'uomo può scegliere: quella della pace
mettendo fine alla corsa agli armamenti nucleari
e alla guerra fredda; o quella della guerra
continuando la politica attuale.
Non c'è alcuna possibilità di poter andare
avanti con la corsa agli armamenti e la guerra fredda, e con una mentalità di odio paranoica,
evitando al tempo stesso la distruzione nucleare.
(Herich Fromm)

Una cosa è certa. Se la folle corsa
agli armamenti continua, dovrà
necessariamente concludersi in un massacro
quale non si è mai visto nella storia.
Se ci sarà in vincitore, la vittoria vera
sara la morte vivente
per la nazione che riuscirà vittoriosa.
Non c'è scampo alla rovina incombente
se non attraverso la coraggiosa
e incondizionata accettazione del
metodo non violento
con tutte le sue mirabili implicazioni.
(Gandhi)

Fate l'appello di quelli che cantano
le allegre novelle della pace e sarete sorpresi
dal numero dei presenti.
I capi di tutte le nazioni
rivolgono ad alta voce appelli di pace,
tuttavia vanno al tavolo della pace
accompagnati da bande di briganti
che recano spade sguainate.
Le tappe della storia sono piene dei canti
e dei cori degli antichi conquistatori
che uccisero per raggiungere la pace.
Alessandro, Gengis Khan, Giulio Cesare, Carlomagno, Napoleone,Hitler...
Noi oggi possiamo ancora scegliere
tra la coesistenza non-violenta
e l'annientamento violento.
Questa può essere l'ultima opportunità
offerta al genere umano di scegliere
fra il caos e la comunità.
(Martin Luther King)

Io penso che la liberazione possa venire
soltanto dagli stessi popoli.
Se vogliamo evitare da degradante schiavitù
della guerra, i popoli devono dichiararsi
senza incertezza per un completo disarmo.
Finchè esisteranno gli eserciti
ogni incidente finirà col provocare una guerra.
Un pacifismo che non lotti apertamente
contro gli armamenti è destinato
a rimanere impotente.
Possano risvegliarsi la coscienza
e il buon senso dei popoli
così da pervenire a un nuovo stadio
nella vita delle nazioni nel quale
la guerra verrà considerata come un'incredibile
aberrazione dei loro predecessori!
(Albert Einstein)

W LA PACE
NO ALLA GUERRA
SENZA SE
E SENZA MA

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