
"La carneficina della prima guerra mondiale fa maturare in Albert Einstein un pacifismo istintivo e, via via sempre più radicale. Al punto da spingere il già noto professore di fisica a prendere posizione, in piena guerra, per l'obiezione di coscienza totale. Non basta essere pacifisti - diceva. Bisogna essere pacifisti militanti. Il ragionamento di Einstein era che se una moltitudine di giovani si fossero rifiutati di arruolarsi nell'esercito, lo Stato avebbe avuto difficoltà a punirli tutti con il carcere, e lo spirito bellico si sarebbe dileguato". (Luca Carra)
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