Risposta all'appello della "società civile ucraina" che protesta contro noi pacifisti

Guardatevi intorno: migliaia di morti per una controffensiva impantanata fra le mine

Il fanatismo può far breccia anche fra i sostenitori delle cause giuste. Per la fine della guerra in Ucraina occorre sostenete l'unica cosa sensata: un referendum che faccia decidere alle popolazioni il loro futuro. Usando la matita, non la canna del fucile.
28 giugno 2023
Ho letto l'appello della "società civile" ucraina di critica a noi pacifisti.
Con tutto il rispetto per questi esponenti della "società civile" ucraina, voglio però far osservare che nell'attuale momento la guerra è nella fase della controffensiva ucraina per la riconquista del Donbass e della Crimea, non della resistenza per difendere Kiev dall'avanzata dei carri armati di Putin. Una controffensiva estremamente cruenta. Sia militarmente sia umanamente. E' un pantano di mine. I risultati? Avanzate limitate a qualche palmo di terra.
Ho studiato la storia.
Questa è pura follia.
Le vostre parole le ho già lette tante altre volte in tante altre guerre. Nel mio studio della storia ho capito che anche le cause giuste possono degenerare se la violenza e la guerra divengono il loro cuore. Il fanatismo può far breccia anche fra i sostenitori delle cause giuste. Ed è bene evitare ogni "oltranzismo giusto", perché anche le giuste cause possono trasformarsi in mostruose prove di sangue che sfigurano le persone, deformano il loro animo e le rendono irriconoscibili. Ogni giorno di questa guerra porta una quantità di lutti e di sofferenze che solo un insensato spirito nazionalistico può invitare a sopportare.
Stop. 
Cari amici della società civile ucraina: stop.
Guardatevi intorno: questa carneficina non ha più senso.
Non invocate la continuazione della guerra.
Sostenete invece l'unica cosa sensata: un referendum serio e garantito da osservatori internazionali. Un referendum che faccia decidere alle popolazioni il loro futuro. Usando la matita, non la canna del fucile.
Un referendum in cui chi vince lascia larga autonomia, linguistica e culturale, a chi perde.
Io credo in un futuro in cui abbiano diritto di vincere anche i più deboli, anche quelli che non sanno o non possono o non vogliono usare i fucili. Anche quelli che non sanno o non vogliono squartare gli altri.
E questo si può ottenere solo invocando il principio su cui si è costruita la storia moderna: il rispetto della libera volontà popolare.
Abbraccio fra un'anziana signora e un soldato
Note: Appello del segretario del Movimento Pacifista Ucraino, Yurii Sheliazhenko


Buona festa della Costituzione dell'Ucraina, amici, società civile pacifica!

In qualità di leader del Movimento Pacifista Ucraino, voglio sottolineare che il nostro obiettivo è realizzare il diritto alla pace, e a questo proposito gli articoli della Costituzione sono particolarmente importanti per noi.

Ricordiamo che la Costituzione dell'Ucraina prevede la sicurezza umana, i diritti e le libertà nell'articolo 3, il divieto delle basi militari straniere nell'articolo 17, la politica estera pacifica nell'articolo 18, l'uguaglianza indipendentemente dal linguaggio e dalle convinzioni nell'articolo 24, il diritto ad un rifiuto coscienzioso del servizio militare nell'articolo 35, e del divieto di incitamento alla guerra e ai nemici nell'articolo 37°.

Non dimentichiamo anche che la Costituzione dell'Ucraina prevede lo Stato di diritto nell'articolo 8 e il rispetto degli accordi internazionali nell'articolo 9, e questo è lo Statuto dell'ONU che prevede la risoluzione pacifica dei conflitti internazionali, e il Patto internazionale sui diritti civili e politici che protegge il diritto dell'essere umano di rifiutare di uccidere anche in tempo di guerra.

Esercitiamo il nostro diritto alla pace senza violenza e odio!

Fonte: https://www.facebook.com/ludstvo/posts/pfbid08YLxBgcpNmtjaNSK3UnhoN8kxwya53uboqt8uhwvbkEogooiaxxprh8XsBJjSydNl

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