I pacifisti ucraini e la guerra
I pacifisti dell’Ucraina sono contro il cessate il fuoco? “Una tecnica di astroturfing”
Un lungo elenco di associazioni ucraine ha espresso critiche nei confronti dei pacifisti che chiedono il cessate il fuoco e si oppongono all’invio di armi.
Qui l’appello https://www.ukrainepeaceappeal2023.info/
Questo appello, dal titolo “UKRAINE PEACE APPEAL”, esordisce con le seguenti parole:
“Noi, attivisti della società civile ucraina, femministe, costruttori di pace, mediatori, facilitatori di dialogo, difensori dei diritti umani e accademici, riconosciamo che una crescente divergenza strategica a livello mondiale ha portato alcune voci, a sinistra e a destra e tra i pacifisti, a sostenere la necessità di porre fine alla fornitura di sostegno militare all'Ucraina. Chiedono inoltre un cessate il fuoco immediato tra Ucraina e Russia come strategia per 'porre fine alla guerra'. Questi appelli a negoziare con Putin senza opporre resistenza sono in realtà appelli a cedere la nostra sovranità e integrità territoriale”.
Il rifiuto del cessate il fuoco immediato è forse il punto cruciale di demarcazione fra il movimento pacifista internazionale e queste associazioni che condividono con il governo ucraino la linea della guerra oltranza, nella convinzione (o nell’illusione) di fare una scelta opportuna.
Vi è una critica alle marce per la pace in Ucraina calate dall’esterno: “Chiediamo che le organizzazioni e i movimenti internazionali rispettino il diritto degli ucraini di essere in prima linea e al centro della determinazione di come fare la loro pace e come per difendere se stessi e i propri diritti. Chiediamo che vengano rispettate le nostre richieste di inclusione e che quando si tratta di determinare il nostro futuro non ci sia "nulla su noi senza di noi". Ci opponiamo a conferenze e marce per la "pace in Ucraina" in cui gli ucraini non sono né significativamente coinvolti né equamente rappresentati”.
Il lungo elenco di sigle dà l’impressione di una corale presa di posizione della società civile ucraina nei confronti di quel movimento pacifista internazionale che sembra “intromettersi” in maniera inopportuna e invocare azioni che andrebbero nella direzione opposta alla volontà popolare di quella nazione e alla stessa volontà delle organizzazioni pacifiste ucraine.
Contattato per posta elettronica Yurii Sheliazhenko, segretario del movimento pacifista ucraino, prende le distanze da questo appello: “Conosco i firmatari di questo appello e li ho criticati molte volte per la distorta interpretazione e l'abuso dei concetti di diritti umani, pace e diplomazia a fini di giustificazione degli sforzi bellici e delle forze armate dell'Ucraina”. E aggiunge: “Questo appello non è ampiamente pubblicizzato in Ucraina, ed è chiaramente propaganda di guerra rivolta alle società civili straniere”. Lo definisce un “astroturfing” della NATO che rappresenta principalmente interessi geopolitici piuttosto che interessi locali genuini: “Queste organizzazioni sono astroturfing ben sostenuto dalle strutture pro NATO”.
Ma cosa è l’astroturfing?
"Astroturfing" è un termine che deriva dal nome del materiale sintetico utilizzato per tappeti erbosi artificiali, chiamato "AstroTurf". Nella tecnica della comunicazione e della propaganda l’"astroturfing" mira a creare una falsa impressione di sostegno tramite movimenti di base apparentemente spontanei, quando in realtà l'azione è orchestrata o guidata da entità con un'agenda o un interesse specifico.
L'astroturfing può coinvolgere la creazione di gruppi o organizzazioni fittizie, la pubblicazione di messaggi e commenti falsi online per influenzare l'opinione pubblica, o l'organizzazione di eventi e manifestazioni apparentemente indipendenti ma in realtà direttamente controllati da entità nascoste. L'obiettivo principale dell'astroturfing è quello di manipolare l'opinione pubblica, creando l'illusione di un consenso popolare o di un movimento di base che potrebbe non esistere nella realtà.
Articoli correlati
- L'evento organizzato a Roma da Michele Serra
I sostenitori del riarmo e quelli della pace si sono dati appuntamento in piazza in nome dell'Europa
"L'Europa deve riarmarsi, è finito il tempo della melassa", ha detto Carlo Calenda. Tantissimi pacifisti si sono dissociati da questa manifestazione. Su PeaceLink è stato lanciato un appello contro il piano europeo di riarmo. Chi firmerà fra quelli che hanno aderito alla manifestazione di oggi?15 marzo 2025 - Alessandro Marescotti - Molte nuove adesioni in risposta all'appello di Michele Serra su Repubblica
Una manifestazione per questa Europa? Noi non ci saremo
“Dobbiamo riarmarci urgentemente”, ha detto Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea. Non possiamo accettare un'Europa che alza il budget militare cancellando le vere conquiste europee. Ci siamo sempre battuti per l'Europa. Ma per un'Europa di pace, di diritti, di democrazia.15 marzo 2025 - Lettera collettiva - Cronaca kafkiana
La piazza surreale di Michele Serra e le sagge parole di Adelmo Cervi
Per la prima volta nella storia del movimento pacifista i pro-pace e i pro-guerra si daranno appuntamento nella stessa piazza. Chi si oppone alla guerra si troverà accanto a chi la sostiene, in una rappresentazione degna di Pirandello. O di Kafka. O del teatro dell'assurdo.12 marzo 2025 - Alessandro Marescotti - Le crociate sono cominciate contro i musulmani per liberare il Santo Sepolcro di Gerusalemme
Crociate ieri e oggi
Come nelle crociate, il conflitto in Ucraina è stato caricato di una dimensione simbolica che lo trasforma in uno scontro tra due visioni del mondo. Putin è dipinto come un'entità malvagia da abbattere, un po' come i musulmani erano visti nel Medioevo come nemici della cristianità.12 marzo 2025 - Alessandro Marescotti
Sociale.network