La mia America

6 luglio 2004
Josh Frank Trad.Melektro


Sono cresciuto in una piccola citta' nello stato del Montana, il grande Big Sky Country, per come e' conosciuto a coloro che hanno familiarita' con gli Stati Uniti Occidentali. Il quattro di Luglio era sempre un periodo gioioso quando ero giovane. Non che avesse alcun significato simbolico o patriottico. Non lo ebbe mai. Ma amavo i fuochi artificiali e le calde notti estive. Sparare in aria razzi e gettare non visto fumogeni ai piedi dei miei fratelli era letteralmente uno spasso.

Ricordo i miei genitori che ci facevano salire in macchina e guidavano tutti noi fino ad uno spettacolo di fuochi artificiali in una piccola citta' non lontana dalla nostra casa. La gente viaggiava per miglia, per affollare i campi da baseball, le gradinate e portandosi dietro i sacchi a pelo - e arrivavano presto solo per riuscire a guadagnare un buon posto sull'erba.

I miei ricordi di quel tempo parlano di tempi felici. Conducevo una sorte di esistenza ingenua. Ma adesso non ho piu' gli stessi sentimenti riguardo alla nostra fervente festa nazionale, poiche' sono arrivato a rendermi conto che tanti bambini in tutto il mondo non sono felici in questo stesso giorno. Ed invece stanno soffrendo sotto il peso dell'imperialismo Statunitense. Dall'Iraq alla Palestina, fino alla Colombia e indietro qui negli Stati Uniti. Si', mentre risorse vengono spese per espandere l'impero Americano, pure tanti bambini in questo nostro paese ne stanno pagando le conseguenze. Questa gioventu' non avra' mai l'opportunita' di essere giovane e idealista, dato che hanno gia' vissuto anni che sono ben al di la' delle loro eta'.

Se mai, questo e' un giorno che dovrebbe ricordare a quelli che hanno un minimo di consapevolezza di che cosa gli Stati Uniti rappresentano agli occhi della maggior parte del pianeta: che le nostre brutali politiche militari e la nostra natura consumatrice devono finire affinche' l'umanit¨¤ possa sopravvivere.

Non dovrebbe essere una celebrazione della cosiddetta democrazia, che non e' capace di ascoltare le sue voci pubbliche dissenzienti, quale il candidato alla Presidenza Ralph Nader, durante l'anno delle elezioni.

I fuochi artificiali che esplodono nel cielo dovrebbero ricordarci delle armi che fanno saltare e scuotono le fondamenta della vita intorno al globo. Effettivamente, il 4 Luglio dovrebbe essere il nostro richiamo annuale al risveglio. Non un momento da usare per sventolare ciecamente una bandiera che rappresenta cosi' tanto la rabbia, il razzismo, il disprezzo e l'odio per il resto del mondo. Chi scrive e' un Americano che non e' d'accordo con le tattiche del suo sporco Zio Sam. Immagino che comunque questa sia la liberta' piu' grande che abbiamo - dar voce all'opposizione al tempo piu' tremulo nella storia della nostra nazione. In effetti questo e' il nostro dovere come Americani.

Joshua Frank e' l'autore del libro prossimo all'uscita, 'Left Out: How Liberals Did Bush's Work for Him', che sara' pubblicato dalla Common Courage Press ed e' un collaboratore per il prossimo libro di CounterPunch, Dime's Worth of Difference. Invita ad inviare commenti a frank_joshua@hotmail.com
Note: Tradotto da Melektro - A Cura da Peacelink
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