Centri di Permanenza Temporanea: basta con la violazione dei diritti degli immigrati
Ho cominciato il mio digiuno contro i CPT
19 luglio 2005
Ho deciso di aderire al digiuno a staffetta per chiedere la chiusura dei Centri di Permanenza Temporanei (CPT) dove vengono rinchiusi gli immigrati e i loro diritti vengono sospesi.
Nessuno può controllare ciò che avviene nei CPT.
Associazioni per i diritti umani, giornalisti, parlamentari: nessuno può essere testimone.
In queste condizioni può accadere di tutto.
I pochi che hanno potuto entrarci hanno visto cose terribili.
A queste Guantanamo italiane è nostro dovere di uomini e cittadini dire NO.
Anche con un gesto simbolico: una giornata di digiuno.
Note: Per adesioni al digiuno a staffetta:
http://italy.peacelink.org/migranti/articles/art_11787.html
Per aderire all'appello:
http://italy.peacelink.org/migranti/articles/art_11214.html
http://italy.peacelink.org/migranti/articles/art_11787.html
Per aderire all'appello:
http://italy.peacelink.org/migranti/articles/art_11214.html
Articoli correlati
Argentina, uno scenario ad alto rischio
Accelera lo smantellamento dei passi in avanti fatti in termini di memoria, verità e giustizia12 luglio 2024 - Giorgio Trucchi- Anche il nodo PeaceLink di Lecce aderisce all'evento
Veglia per Gaza a Lecce
Aumentano le adesioni all'iniziativa promossa dal coordinamento salentino di Donne per la Palestina. La veglia silenziosa testimonierà la solidarietà ai civili di Gaza, massacrati da nove mesi dall’esercito israeliano con la complicità dei governi europei e dell’Occidente13 luglio 2024 - Redazione PeaceLink - Iniziativa promossa da Amnesty International e PeaceLink a Lecce
Stop arming Israel
Tutti gli Stati hanno l’obbligo di prevenire i crimini di atrocità e di promuovere il rispetto delle norme che proteggono i civili. È da tempo che la comunità internazionale deve tener fede a questi impegni. Presidio in piazza Sant'Oronzo a Lecce il 7 maggio alle ore 19.14 maggio 2024 - Redazione PeaceLink - La sua voce è la nostra voce
Appello al Governo Italiano e al Parlamento Europeo affinché Ilaria Salis sia liberata
Il caso di Ilaria è un caso politico, di diritti umani, ma anche di memoria, di storia. Come liberi cittadini coscienziosi riteniamo che la libertà sia il valore più alto da perseguire, chiediamo con forza la liberazione di Ilaria Salis. Perché tutte e tutti noi siamo Ilaria Salis.29 febbraio 2024 - Dale Zaccaria
Sociale.network