8 e 9 giugno: cinque referendum per i diritti. Votiamo SÌ!
Cinque schede, cinque temi diversi. E un messaggio chiaro: votare SÌ significa fare un passo verso un’Italia più giusta, più equa, più accogliente.
Ma attenzione: i referendum saranno validi solo se andrà a votare almeno il 50% +1 degli aventi diritto. Serve quindi una grande partecipazione.
Per la prima volta, anche chi studia o lavora lontano da casa potrà votare fuori sede.
Ti invitiamo a segnala sul calendario di PeaceLink gli eventi collegati ai referendum: clicca qui per segnalare un evento.
Ecco, in parole semplici, cosa chiedono i cinque quesiti:
1. Scheda verde – Licenziamenti illegittimi
Cosa si vuole cambiare: Cancellare una norma del Jobs Act che ha indebolito le tutele contro i licenziamenti ingiusti.
Perché votare SÌ: Per ripristinare il diritto al reintegro sul posto di lavoro, com’era previsto dall’articolo 18 prima del 2015. Una garanzia di giustizia per chi è stato licenziato senza motivo.
2. Scheda arancione – Indennità per i licenziati nelle piccole imprese
Cosa si vuole cambiare: Eliminare il tetto massimo ai risarcimenti per licenziamenti illegittimi nelle aziende con meno di 15 dipendenti.
Perché votare SÌ: Per permettere ai giudici di stabilire un risarcimento giusto, senza limiti prefissati. Una tutela in più per i lavoratori più vulnerabili.
3. Scheda grigia – Contratti a termine
Cosa si vuole cambiare: Cancellare una norma che permette di usare contratti a termine senza motivazione per i primi 12 mesi.
Perché votare SÌ: Per reintrodurre l’obbligo della “causale” sin da subito, evitando abusi e promuovendo il lavoro stabile.
4. Scheda rosa – Responsabilità negli appalti
Cosa si vuole cambiare: Eliminare una norma che toglie la responsabilità al committente in caso di infortuni sul lavoro nelle ditte in appalto.
Perché votare SÌ: Per garantire che anche chi affida i lavori risponda in caso di incidenti. È una misura di giustizia per chi lavora in condizioni rischiose, soprattutto in edilizia.
5. Scheda gialla – Cittadinanza
Cosa si vuole cambiare: Ridurre da 10 a 5 anni il tempo necessario per richiedere la cittadinanza per chi viene da Paesi fuori dall’Unione Europea.
Perché votare SÌ: Per riconoscere prima i diritti a chi vive, lavora, studia e contribuisce alla nostra società. Un passo verso una cittadinanza più inclusiva.
Quando si vota?
-
Domenica 8 giugno dalle 7 alle 23
-
Lunedì 9 giugno dalle 7 alle 15
Anche gli italiani all’estero possono partecipare votando per posta.
PeaceLink invita tutte e tutti a partecipare e a votare SÌ.
Per i diritti. Per la giustizia. Per un’Italia che non lascia indietro nessuno.
Articoli correlati
- Da ILO e Oxfam la conferma
Un’Italia sempre più ingiusta e diseguale
L’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) ha pubblicato il suo nuovo Rapporto mondiale sui salari. Il documento contiene un dato allarmante: i salari reali in Italia sono oggi inferiori di 8,7 punti percentuali rispetto al 2008. E i super-ricchi aumentano.24 marzo 2025 - Redazione PeaceLink - Comunicato stampa del Comitato per la Difesa del Territorio Jonico
Un grazie alla mobilitazione di tutta la comunità
Grande soddisfazione per la riuscita del presidio a tutela del fiume Tara organizzato oggi, 5 gennaio 2025, in vista della Conferenza dei servizi decisoria del 10.5 gennaio 2025 - Fulvia Gravame - XVII Anniversario della strage ThyssenKrupp: un monito contro l’indifferenza
La strage della ThyssenKrupp
Oggi, come ogni anno, l’associazione Il Mondo Che Vorrei, che riunisce i familiari delle vittime della strage di Viareggio, e Assemblea 29 Giugno si sono ritrovati a Torino per commemorare le vittime e ribadire la richiesta di sicurezza sul lavoro.6 dicembre 2024 - Redazione PeaceLink - Segnala le iniziative sul calendario online di PeaceLink
Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne
Il 25 novembre si celebra la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne ufficializzata dalle Nazioni Unite nel 1999. Ormai da tempo, i simboli contro la violenza sulle donne, sono le scarpe e panchine rosse.25 novembre 2024 - Redazione PeaceLink
Sociale.network