A larghissima maggioranza i cileni hanno votato per una nuova Costituzione che sostituirà quella varata dal regime militare nel 1980. Ora spetterà all’Assemblea Costituente, entro un periodo di 12 mesi, presentare la proposta per una nuova Costituzione.
26 ottobre 2020 - David Lifodi
Referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari del 20 e 21 settembre
Non crediamo nei finti risparmi che nascondono gli enormi sprechi della spesa militare e del finanziamento delle milizie libiche per deportare migranti
7 settembre 2020
Nel linguaggio giuridico un "vulnus" è l'offesa di un diritto
Occorre domandarsi se un risparmio di spesa incerto, e scarsamente incidente sui costi della politica, costituisca un vantaggio tanto significativo da giustificare gli effetti distorsivi che la riforma rischia di determinare sulla democrazia, sulla rappresentanza politica e sul pluralismo.
5 settembre 2020 - Area democratica per la giustizia
Vorrei chiedervi di fare cinque cose che mi sembrano necessarie ed urgenti per contrastare la disinformazione e la manipolazione che probabilmente determinerebbero l'esito del referendum in assenza di un'azione di documentazione e coscientizzazione.
3 settembre 2020 - Peppe Sini
Riduzione da 630 a 400 deputati e da 315 a 200 senatori
Dobbiamo chiederci: avere meno rappresentanti ci consentirà di far sentire meglio la nostra voce quando chiederemo giustizia sociale, investimenti, distribuzione equa delle risorse, un lavoro e una vita decente per tutti?
Perché il referendum sulle maggiori autonomie in Veneto e in Lombardia è stato inutile, se non addirittura dannoso? Essere contro ogni populismo è dovere civico, anche in questa nostra Repubblica.
La questione catalana, le radici storiche del conflitto tra Spagna e Catalogna, le prospettive future: a colloquio con il prof. Steven Forti su uno dei conflitti attuali che tiene l’Europa con il fiato sospeso.
Con la modifica dell’art.117 si arriva ad una concentrazione nelle esclusive “mani“ del governo le autorizzazioni su porti, infrastrutture, energia, inceneritori eliminando qualsiasi possibilità di partecipazione delle comunità e dei governi locali nelle decisioni. Non è un caso che le lobby del petrolio e Confindustria si siano schierate per il Sì. Proprio il presidente di Confindustria Boccia al convegno di Comunione e Liberazione dell’estate scorsa motivava il Sì al referendum non per ragioni politiche ma economiche. E’ qui la sostanza, per nulla segreta, della riforma: far ripartire l’Italia piegando l’ambiente e la sua tutela a quelle logiche che vorrebbero il nostro paese essere terra di conquista per cementificatori, asfaltatori e petrolieri.
Dieci ragioni per bocciare la riforma della Costituzione, scritta sotto dettatura del governo. Renzi dice che "riduce i costi della politica", ma questo obiettivo si poteva raggiungere in altri modi.
29 agosto 2016 - Giacomo Alessandroni
Occorre un pronunciamento popolare che difenda la Costituzione repubblicana
Perché asservisce il parlamento alle sue voglie, di fatto si appropria abusivamente del potere legislativo e rompe la separazione e l'equilibrio dei poteri; con la qual cosa uccide nei suoi medesimi fondamenti la democrazia rappresentativa e lo stato di diritto.
Dopo i presidi sul fiume Tara del 30 aprile e dell'8 ottobre 2023 e le audizioni nella Commissione Ambiente del Comune di Taranto, è nato un coordinamento di associazioni e cittadini per costruire azioni unitarie a difesa del fiume Tara.
Giovedì 30 novembre inizierà ciclo di conferenze dedicato al Risorgimento italiano nel territorio ionico che rappresenta una novità assoluta del comitato tarantino dell’Istituto per la Storia del Risorgimento.
Negli anni Ottanta mandava per posta la newsletter del Cipax, un piccolo bollettino che aveva creato una rete di persone appassionate alla pace e alla cultura della nonviolenza.
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