25 Aprile: la Liberazione. Verso il futuro
Settantacinque anni or sono, i Partigiani con il fenomeno resistenziale consegnarono all’umanità la possibilità di continuare a esistere.
Il sacrificio e l’esperienza dell’unità antifascista sancirono un patto costituzionale tra gli esseri umani in un prima e in un dopo gli orrori e le atrocità provocati dal regime nazifascista. Attuare oggi i principi dell’Antifascismo e delle Carte e delle Costituzioni nate dalla Resistenza Partigiana Antifascista è quanto mai indispensabile, imprescindibile e importante perché le ingiustizie e gli orrori delle guerre oggi continuano a mettere a dura prova il pieno senso della vita, degli ideali e dei valori a lei ricollegati per il pianeta, per nostra Madre Terra. Oggi viviamo un’emergenza sanitaria grave che è la conseguenza di una serie di stili di vita erronei e di attività dannose e criminose su questo nostro pianeta che non armonizzano l’appartenenza della unica famiglia, la razza umana ad un più complesso sistema di interazione con tutte le forme viventi presenti negli ecosistemi terrestri.
Un virus si è insinuato nel nostro vivere. Un virus che miete vittime e l’essere umano pare essere succube e incapace di agire e reagire. Il ragionamento che dobbiamo fare è il seguente: quanto l’uomo sta devastando il pianeta e sta creando condizioni tali da compromettere equilibri molto delicati?
Nella Storia si sono verificate diverse pandemie, ma fondamentalmente queste si sono sviluppate in momenti di estrema mancanza di condizioni igieniche e in periodi di grandi carestie e guerre. Questo non è il nostro caso. Anche se in molte e troppe nazioni la povertà fa da padrona, certamente la modificazione e la grave alterazione e compromissione degli assetti ecologici e climatici dovuti all’enorme pressione che noi uomini stiamo facendo sul pianeta ha un’influenza nefasta in questa congiuntura epocale, in questo particolare momento storico. Dal messaggio della Resistenza noi dobbiamo trarre lo slancio e la volontà e la dedizione che l'essere umano ha saputo attuare al fine di non autoestinguersi. Il pensiero e il grande monito che oggi dobbiamo rivolgere ai potenti del mondo è quello di invertire la rotta, come continua a denunciare la giovane Greta Thunberg.
I messaggi che noi dobbiamo lanciare, le risposte che dobbiamo pretendere sono: mai più guerre; mai più fame e il rispetto per nostra Madre Terra che oggi più che mai soffre. E noi esseri umani dobbiamo difendere e tutelare nostra Madre Terra dalla distruzione dovuta alla possibile guerra nucleare, ai dissesti climatici, alla disuguaglianza sociale globale. Rinnovare i modelli di sviluppo, ripensando i modelli di interazione col pianeta, salvare le foreste, utilizzare tecnologie che non abbiano impatto sul pianeta: queste sono priorità per l'ecosistema globale. Non c’è più tempo e noi dobbiamo attivarci affinché avvenga una rigenerazione. Noi, in quanto figlie e figli di nostra Madre Terra, dobbiamo essere alleati del pianeta e non nemici o come siamo definiti addirittura “virus per il pianeta “.
Solo tutti assieme possiamo salvarci, in un patto intergenerazionale e transgenerazionale di resilienza e Resistenza: un patto che 75 anni fa è stato giurato con la fine del periodo storico più difficile e terrificante per la storia dell’umanita’. "Mai più guerre!" si gridava alla fine di quella congiuntura nefasta. E ora dobbiamo ancora e con forza e con vigore mettere in atto questo messaggio che l’intera umanità sigli e suggelli un patto affinché il diritto alla pace e la tutela del creato cosmico siano le priorità per uscire da un buio periodo per l'intero sistema vivente. Ora e sempre Resistenza.
Di Laura Tussi e Fabrizio Cracolici
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