Giovanni Pesce, Medaglia d'Oro della Resistenza
Cooperativa La Liberazione - Libreria del Convegno, MILANO
presentano:
Giovanni Pesce, Medaglia d'Oro della Resistenza
Dalla guerra di Spagna alla Resistenza Partigiana Antifascista a capo dei GAP
INTERVENGONO:
VITTORIO AGNOLETTO
KETTY CARRAFFA
FABRIZIO CRACOLICI
LAURA TUSSI
Con la partecipazione di A.N.P.I. sezione XXV Aprile - Milano
Lunedì 5 Ottobre 2015, ore 21.00
presso COOPERATIVA LA LIBERAZIONE
via Lomellina, 14 - MILANO
Giovanni Pesce. Per non dimenticare
Edizioni Mimesis 2015
Libro di Fabrizio Cracolici e Laura Tussi - Archivio Storico di Nova Milanese (Monza e Brianza)
Con i contributi di Vittorio Agnoletto, Daniele Biacchessi, Ketty Carraffa, Moni Ovadia, Tiziana Pesce
Recensione di Alessandro Marescotti
Nelle novanta pagine del libro curato da Fabrizio Cracolici e Laura Tussi è narrata la storia della Resistenza al fascismo e al nazismo raccontata da Giovanni Pesce, un Partigiano autore di tante azioni. E’ un racconto appassionante che segue il filo di un’intervista. Allegato vi è anche un DVD. Il DVD deriva da una videointervista inedita, del lontano 1983, al Comandante Partigiano Giovanni Pesce, reperita nell'Archivio Storico di Nova Milanese (Monza e Brianza) di cui Fabrizio Cracolici e Laura Tussi sono referenti e promotori.
“Soltanto attraverso una lotta aperta, diretta contro i fascisti e i tedeschi si poteva accelerare l’arrivo del giorno della vittoria”, dice Giovanni Pesce. Il quale ricorda “la paura, il terrore, la preoccupazione di cadere in mano al nemico e di essere fucilato lì, sul posto”.
La storia di Giovanni Pesce è la storia di una persona semplice, che fa il minatore come il padre, un uomo che non vuole prendere la tessera del partito fascista e si trasferisce per questo in Francia, come ricorda Daniele Biacchessi in uno dei contributi al libro. Molto importanti sono anche gli altri contributi, che corredano il DVD e il libro, ossia le testimonianze di alcune personalità che hanno conosciuto direttamente Giovanni Pesce: Vittorio Agnoletto, Ketty Carraffa, Moni Ovadia e Tiziana Pesce.
Non è per nulla difficile seguire il discorso di Giovanni Pesce: parla in maniera chiara, lineare, anche quando ci sono i terribili dilemmi dell’uso della forza militare a cui però fa seguire una scelta di pace alla fine della guerra. “Il nostro scopo è soprattutto quello della lotta per la pace”, dice in un punto dell’intervista.
Da pagina 60 in poi la storia di Giovanni Pesce è raccontata in modo suggestivo e avvincente attraverso il teatro di impegno civile di Daniele Biacchessi, con il testo dello spettacolo teatrale “Giovanni e Nori, una storia di amore e di Resistenza”.
Quello che emerge nel libro è un profondo senso della consapevolezza: “Credo che questa coscienza mi ha dato ogni giorno la forza e il coraggio di fare sempre quello che ho fatto nell’interesse del popolo italiano, per dare un contributo alla Liberazione”, dice Giovanni Pesce: aver dato un contributo alla Storia, essere stato parte di un processo di emancipazione popolare, anche a costo della vita. Sono questi i fili conduttori di un impegno. Un impegno che viene riportato all’attualità grazie all’attività di divulgazione e di educazione alla pace svolta con costanza e dedizione dalla scrittrice Laura Tussi e da Fabrizio Cracolici, presidente della sezione ANPI di Nova Milanese.
In un punto del libro Tiziana Pesce scrive: “Mio padre alcuni anni prima della scomparsa mi disse che in Spagna ad un certo punto si capì che non ci sarebbe stata alcuna possibilità di vittoria”. Giovanni Pesce metteva nel conto anche la sconfitta. L’impegno di questo uomo, che prevedeva anche la possibilità della sconfitta, appare di grande attualità e di insegnamento, specie a coloro che subordinano l’impegno sociale e politico solo alla possibilità di vincere.
Note:
su UNIMONDO:
https://www.facebook.com/Unimondo.org/posts/10153320863688768
sul Sito di Daniele Barbieri:
http://www.labottegadelbarbieri.org/lotta-aperta-al-nazifascismo/
http://www.ildialogo.org/cEv.php?f=http://www.ildialogo.org/cultura/Recensioni_1443474618.htm
su UNIMONDO:
https://www.facebook.com/Unimondo.org/photos/a.398026588767.174478.283827853767/10153344285748768/?type=3&theater
Articoli correlati
- Nell’ambito di un evento collaterale all’80esima Assemblea Generale dell’ONU
Presentata a New York la “Dichiarazione dei giovani per la Pace nel Mediterraneo”
Quest'articolo nasce da una conversazione con Giovanna Gagliardi, attivista/militante di “Un ponte per… “, Ong nata durante la prima guerra in Iraq per dare solidarietà umana e materiale alla martoriata popolazione civile, vittima dei bombardamenti su Baghdad degli USA e dei suoi Stati vassalli.14 agosto 2025 - Mauro Carlo Zanella A Kiev un crimine di guerra
Oggi è il 6 agosto. Esattamente ottant’anni fa, nel 1945, gli Stati Uniti d’America sganciarono la bomba atomica che ridusse in macerie la città giapponese di Hiroshima e in polvere gran parte dei suoi abitanti.6 agosto 2025 - Mauro Carlo ZanellaYurii Sheliazenko: “Bene le proteste, ma tra gli ucraini c’è ancora chi crede nella guerra”
A Kiev ho incontrato Yurii Sheliazenko, obiettore di coscienza quacchero e dirigente del Movimento Pacifista Ucraino, che avevo conosciuto e intervistato durante il mio viaggio in Ucraina nell’agosto dell’anno scorso e il suo amico Artem Denysov, anch’egli quacchero.4 agosto 2025 - Mauro Carlo Zanella- Per la biblioteca Riccardo Torregiani
Autobiografia di mio padre, Antonio Grossi
Vi propongo qualche riga dal libro che ho dedicato a mio padre e in particolare alla sua esperienza da partigiano.27 aprile 2025 - Maria Letizia Grossi
Sociale.network