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Pressenza - Agenzia stampa internazionale per la pace, la nonviolenza, l'umanesimo, la nondiscriminazione

A Pressenza il Premio Diritti Umani 2016

Laura Tussi17 ottobre 2016

A Pressenza il Premio Diritti Umani 2016

 

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Premiazione Pressenza, Premio Diritti Umani 2016 (Foto di Magalì Buj)

Premiazione Pressenza, Premio Diritti Umani 2016 (Foto di Magalì Buj)

 

Ieri pomeriggio 16 Ottobre 2016 a Roma in occasione dell’annuale incontro della Free Lance International Press (Federazione Internazionale Giornalisti Indipendenti) il lavoro di Pressenza è stato premiato.
Tutta la redazione di Pressenza e l’impegno volontario che dedichiamo da anni a un progetto d’informazione libera e indipendente sono stati riconosciuti con il Premio Diritti Umani 2016.

E’ un riconoscimento per noi molto importante, di cui ringraziamo in particolar modo Amnesty International Italia. con cui ultimamente abbiamo spesso collaborato; è un premio che attesta tutta la nostra dedizione in merito alle lotte per il Rispetto dei Diritti Umani, per la Nonviolenza, per le Iniziative di Pace. Sono stati anni questi, in cui spesso abbiamo cercato di ridare voce a tutti coloro che una voce non hanno più, anni in cui rubando tempo ai nostri impegni quotidiani, ci siamo adoperati per riportare un’informazione corretta e capillare in relazione ai tanti cambiamenti che stanno avvenendo in questo nostro mondo.  In questo periodo ci siamo spesi in un progetto d’informazione indipendente, totalmente portato avanti da volontari.

Pressenza, nata come idea a seguito della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza del 2009, viene ormai pubblicata in sette lingue e conta sul lavoro silenzioso ma costante di centinaia di persone che in tutto il mondo cercano di fare sano giornalismo e una informazione senza censure e forme di controllo da parte di gruppi di potere dominanti, gruppi economici che attualmente in un modo o l’altro esercitano sempre più forte il controllo sul 90% dei grandi media mainstream mondiali.  Il nostro impegno è stato in special modo forte nel tentativo di fare informazione all’interno di un concetto di etica, di correttezza e di coerenza e mai di convenienza o mera utilità economica, svendendo così il nostro lavoro al miglior offerente.

L’impegno di Pressenza in particolare è stato premiato per due caratteristiche che ha avuto la nostra azione: la ferma posizione di denuncia che abbiamo sempre tenuto, ovunque i Diritti fondamentali di donne e uomini venissero calpestati, e l’attitudine propositiva che si manifesta ogni volta che cerchiamo non solo di fare denuncia, ma anche di ridare visibilità e speranza a una realtà fatta da migliaia di persone che silenziosamente operano, lottano e partecipano alla costruzione possibile di un mondo migliore,ribellandosi quotidianamente tramite la partecipazione a progetti che nascono dal basso, ricreando con le loro opere un tessuto all’interno della società civile, facendo opposizione con le proprie iniziative, a un sistema politico ed economico spropositatamente violento e dominante che pretende di opprimere e controllare tutti gli aspetti del fare umano.

L’informazione in questo momento storico è un tassello d’importanza fondamentale, muove e orienta le coscienze, se fatta correttamente, oppure le immobilizza e le anestetizza se usata strumentalmente, come avviene ormai da decine di anni per mezzo dei grandi mass media e dei principali main stream, a tal punto che potremmo ormai definirli, non più mezzi d’informazione, bensì potenti mezzi di controllo in mano a determinati gruppi di potere economico. Gruppi, quest’ultimi, afferenti gli interessi di poche famiglie, una ristretta “elite” che detiene a vari livelli la maggioranza azionaria di moltissimi mezzi d’informazione, oltre che quella economica tramite la partecipazione maggioritaria a banche, holding, multinazionali, aziende di estrazione del petrolio, delle fonti energetiche e di produzioni delle armi, gruppi che ultimante estendono il loro potere sulla natura, che pretendono di brevettare e commercializzare la Vita stessa e che adesso contano persino su veri e propri eserciti militari privati, fatti di mercenari professionisti ben armati che creano la guerra per procura, per convenienza, a secondo di specifici interessi privati in mano a poche persone.

Questo premio Diritti Umani 2016 ci riconosce un posizionamento chiaro e ben specifico all’interno del mondo dell’informazione. Per noi è un importante punto di partenza che ci spinge e ci dà ancora più forza per proseguire determinati in questa direzione, per fare un’informazione indipendente e con le mani sempre libere, di modo da poter continuare a parlare dei diritti delle persone e delle loro iniziative, per riaffermare il concetto inalienabile che gli esseri umani con le loro necessità e aspirazioni, al pari del mondo vivente che ci circonda, vengono davanti a tutto.

Attestato del Premio Diritti Umani 2016 (Foto)

Attestato del Premio Diritti Umani 2016 (Foto)

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