Pace

Lista Pace

Archivio pubblico

Sabato 12 febbraio alle ore 10.30 in piazza Castello a Torino

Contro l'escalation militare in atto si mobilita il coordinamento AGITE

Si legge nell'appello: "Il coordinamento AGITE si unisce alla richiesta che la Rete Italiana Pace e disarmo ha fatto all’Italia e all’Europa di iniziative atte a ridurre la tensione". Si chiede "il ritiro dei soldati russi dalla frontiera ucraina e la rinuncia a fare entrare l'Ucraina nella Nato".
11 febbraio 2022
Redazione PeaceLink

Il coordinamento AGITE di Torino

Il coordinamento A.G.iTe. è estremamente preoccupato dalle crescenti minacce e provocazioni che Russia e Stati Uniti, con l’apporto della NATO si stanno scambiando attorno all’Ucraina.
Allo stato attuale nessuno dei contendenti esclude l’eventualità del ricorso alle armi e nessun osservatore esclude che si possa arrivare ad conflitto armato, anche nucleare, che potrebbe coinvolgere l’intera Europa.
Ciò avviene in un clima di esasperato riarmo con il quale gli eserciti sembrano cercare la supremazia invece che un equilibrio strategico che sia garanzia di pace futura.
È forse dall’epoca della crisi dei missili a Cuba che il rischio di un nuovo conflitto globale non è stato così palpabile.
Il coordinamento AGITE si unisce alla richiesta che la Rete Italiana Pace e disarmo ha fatto all’Italia e all’Europa di iniziative (di neutralità attiva per) atte a ridurre la tensione e favorire un accordo politico attraverso i seguenti punti:
• indisponibilità a partecipare e sostenere avventure militari;
• ricerca di un accordo politico negoziato nel rispetto della sicurezza e dei diritti di tutte le popolazioni coinvolte;
• richiedere gesti di distensione da parte della Russia e della Nato, cioè il ritiro dei soldati russi dalla frontiera ucraina e la rinuncia a fare entrare l'Ucraina nella Nato;
• riportare la gestione della crisi all’interno dell'ONU;
• cessare le forniture di armi alle parti in conflitto.
Invitiamo la cittadinanza, tutte le associazioni amanti della pace, rappresentati del mondo politico e sindacale, nonché delle istituzioni locali ad un presidio, che si svolgerà sabato 12 febbraio alle ore 10:30 in piazza Castello (fronte prefettura), Torino

A tutti i Paesi coinvolti diciamo: fermatevi.
Deponete le armi e le minacce e trattate.

Per il Coordinamento A.G.i Te. contro l’atomica, tutte le guerre e i terrorismi

Paolo Candelari
Torino, 11 febbraio 2022

Articoli correlati

  • Israele attacca l'Iran, il movimento pacifista sia la voce dell'intera umanità
    Editoriale
    E' stato violato il diritto internazionale e occorre una condanna unanime

    Israele attacca l'Iran, il movimento pacifista sia la voce dell'intera umanità

    Di fronte al rischio di un'escalation suicida, i vari gruppi pacifisti nel mondo, a partire da quelli israeliani, hanno il compito di unire le voci e richiamare i governi a isolare Netanyahu. Ancora insufficiente è l'attenzione del movimento ecologista sui rischi nucleari della guerra
    19 aprile 2024 - Alessandro Marescotti
  • Ucraina, quello che la RAI non ci racconta
    MediaWatch
    Il servizio pubblico tende a schivare la delicata questione dei disertori

    Ucraina, quello che la RAI non ci racconta

    Vi è una sorta di reticenza nel raccontare il fenomeno diffuso della renitenza alla leva dei giovani ucraini. E delle donne ucraine che chiedono in piazza il ritorno a casa dei soldati. Si preferisce parlare dei soldati feriti che vogliono ritornare al fronte a combattere per difendere la patria.
    17 aprile 2024 - Alessandro Marescotti
  • Perché l'Ucraina sta perdendo la guerra
    Conflitti
    Il morale tra le truppe è cupo mentre i giovani stanno schivando la leva militare

    Perché l'Ucraina sta perdendo la guerra

    L'incapacità dell'Occidente di inviare armi a Kiev sta mettendo Putin sulla buona strada per la vittoria. Nei recenti incontri con POLITICO, i leader politici del paese hanno riconosciuto che gli spiriti pubblici stanno cedendo mentre l'Ucraina sembra scivolare verso il disastro
    17 aprile 2024 - Jamie Dettmer
  • Ucraina, rischio di incidente nucleare
    Ecologia
    La CIA sa chi ha colpito la centrale atomica

    Ucraina, rischio di incidente nucleare

    PeaceLink chiede una inchiesta internazionale sull'attacco gravissimo e irresponsabile alla centrale nucleare di Zaporizhzhia nell'area occupata dalla Russia. Non fare chiarezza sull'accaduto significa nascondere la verità e le responsabilità
    10 aprile 2024 - Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)