E' in corso la caccia ai renitenti alla leva in Ucraina
ALBERT - BOLLETTINO QUOTIDIANO PACIFISTA
Albert: la voce della ragione in tempi di guerra
Ucraina, i renitenti alla leva
Mentre la guerra in Ucraina si intensifica, cresce bisogno di nuove reclute. La caccia ai renitenti alla leva sta diventando una realtà sempre più drammatica. In queste ultime settimane, le autorità militari ucraine hanno intensificato i controlli nelle città del Paese, prendendo di mira bar, ristoranti e persino sale da concerto nella capitale Kiev e in altre città come Kharkiv e Dnipro. Gli ufficiali dell’esercito, secondo quanto riportato dai media locali, hanno fatto irruzione nei locali alla ricerca di uomini non registrati per il servizio militare. Questo non è più un caso isolato, ma una pratica sempre più comune per arruolare nuove leve.
Sabato scorso, il Palazzo dello Sport di Kiev è stato teatro di una scena che ha lasciato sconcertati molti presenti: gli agenti hanno intercettato i giovani all’uscita di un concerto, chiedendo loro i documenti e trattenendo coloro che non erano in regola con la leva militare. Alcuni video circolati sui media locali mostrano agenti trattenere con la forza i giovani che cercavano di sottrarsi ai controlli. Scene simili sono state riportate anche in un centro commerciale e in un popolare ristorante della capitale, segno che nessun luogo è ormai immune da questi raid dei reclutatori militari.
La legge ucraina impone agli uomini tra i 18 e i 60 anni di rimanere nel Paese e di essere disponibili per la chiamata alle armi. Gli uomini tra i 25 e i 60 anni possono essere arruolati in qualsiasi momento, mentre una nuova legge, entrata in vigore questa primavera, obbliga gli idonei a inserire le proprie informazioni in un sistema online, pena sanzioni. Di fronte a questa realtà, sempre più giovani cercano di evitare la leva, temendo di essere mandati in prima linea in una guerra che sembra non avere fine.
La mobilitazione forzata non è nuova nelle guerre, ma ciò che colpisce in questa situazione è il clima di paura e tensione che si sta diffondendo tra la popolazione civile.
Mentre i leader ucraini e occidentali continuano a presentare la guerra come una battaglia per la libertà e la sovranità, sul terreno si vive una realtà ben diversa. Gli uomini che cercano di sfuggire alla leva non sono traditori o vigliacchi, come spesso vengono etichettati, ma persone che vedono la guerra come una minaccia diretta alla loro vita e al loro futuro.
Molti di questi giovani sono costretti a scegliere tra la guerra e la fuga. Il governo ucraino giustifica questi raid come una necessità per difendere il Paese dall’invasione russa. Ma a quale prezzo? Queste pratiche sembrano alimentare ulteriormente la frattura tra lo Stato e una parte sempre più grande della popolazione, esasperata dalla guerra e dalla mancanza di prospettive di pace.
Questi raid a caccia di renitenti alla leva sono l’ennesima dimostrazione che stiamo mandando armi non per salvare le persone ma per arruolarle. Spesso contro la loro volontà.
Per saperne di più clicca su Euronews.
Per altre informazioni utili sulla pace e la nonviolenza si segnala
Adista https://www.adista.it
Azione Nonviolenta https://www.azionenonviolenta.it
Centro di Ricerca per la pace https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Gaia https://ecoistituto-italia.org/cms-4/category/gaia-rivista/
Mosaico di Pace https://www.mosaicodipace.it
Pressenza https://www.pressenza.com/it/
Qualevita info@qualevita.it
Rete Italiana Pace Disarmo https://retepacedisarmo.org
Tera Aqua https://ecoistituto-italia.org/cms-4/tera-e-aqua/
Vignette Mauro Biani https://x.com/maurobiani
Vignette Natangelo https://natangelo.it
Se hai un sito utile da segnalare clicca qui https://www.peacelink.it/links/i/2849.html
Se vuoi segnalare un evento, un appuntamento pubblico o una manifestazione clicca qui: https://www.peacelink.it/segnala
Articoli correlati
- Appuntamento davanti alla base Nato di Sigonella domenica 6 luglio alle ore 10
La Sicilia manifesta contro il genocidio in Palestina e contro il riarmo globale
L'appello, promosso da numerose organizzazioni e movimenti siciliani, nasce dall'urgenza di contrastare le politiche attuali che vedono l'Unione Europea e il governo italiano continuare a sostenere Israele. La manifestazione si schiera contro l'aumento delle spese militari4 luglio 2025 - Redazione PeaceLink - Un'ordinanza in provincia di Lecce sta facendo discutere
Vietato distribuire volantini nel centro storico di Specchia
Con questa ordinanza verrebbe vietata anche una iniziativa di volantinaggio e sensibilizzazione dei turisti sui temi della pace e del rispetto dei diritti umani. Si promuove un'idea di turismo ridotto a svago passivo, privo di confronti con la realtà sociale e che limita persino la democrazia.30 giugno 2025 - Alessandro Marescotti - Albert, bollettino pacifista settimanale dal 30 giugno al 6 luglio 2025
I microblog del Coordinamento No Riarmo
Sono strumenti partecipativi e decentrati che consentono di fare informazione dal basso. E' stato inoltre da oggi attivato www.noriarmo.it che rappresenterà sul web un riferimento sempre aggiornato per i gruppi impegnati nel movimento contro il riarmo.30 giugno 2025 - Redazione PeaceLink - Albert, bollettino pacifista settimanale dal 23 al 29 giugno 2025
La Spagna si ribella al riarmo
Il summit NATO ha sancito un nuovo patto militare: il 5% del PIL – di ogni paese – dovrà essere destinato a difesa e sicurezza, con una prima verifica nel 2029. Donald Trump l’ha definito “un successo monumentale per gli Stati Uniti”. Ma il dissenso della Spagna ha guastato la festa.26 giugno 2025 - Redazione PeaceLink
Sociale.network