Il presidente colombiano Gustavo Petro invia un messaggio di appoggio alla Global Sumud Flotilla
L’ho detto in passato e lo ripeto oggi: quando morirà Gaza, morirà tutta l’umanità. Per questo, ogni gesto che si oppone allo sterminio, ogni voce che sfida l’indifferenza è un atto di vita. Quella che intraprendete non è solo una traversata marittima: è un grido etico, una poesia scritta sull’acqua contro l’ingiustizia, una dimostrazione che la solidarietà può solcare i mari anche quando le frontiere si chiudono.
So che non è facile. So che la decisione di salire su quella flottiglia non nasce dal romanticismo né dall’avventura, ma da una profonda convinzione. In Colombia conosciamo il peso del dolore e il prezzo della guerra. Sappiamo cosa significa piangere gli assenti, camminare nella fame, seppellire la speranza. E forse proprio per questo comprendiamo che il silenzio di fronte al genocidio è un’altra forma di complicità.
Avete scelto il cammino più difficile: quello dell’azione pacifica contro la violenza smisurata. E da qui vi dico: non siete sole, non siete soli. Da questa riva, a nome di un popolo che ha anch’esso sofferto la guerra, vi mandiamo forza, vi mandiamo parole, vi mandiamo vita.
Che il vento porti le vostre imbarcazioni con la forza della storia, che il mare apra le sue braccia per abbracciare la vostra causa, e che il mondo ascolti questo messaggio: Gaza non è sola, la Palestina non è sola, l’umanità non può continuare a tacere.
Tornate sane e salve. Quando toccherete le acque vicine a Gaza, sentirete che con voi viaggia la voce di milioni di persone che credono che la pace non sia un’utopia, ma un dovere.
Con tutta la fraternità,
Gustavo Petro Urrego, Presidente della Repubblica di Colombia
Progressive International
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