Robert Zoellick, neo-presidente della Banca mondiale, ha già dato una svolta decisionista alla sua gestione. Punta allo sviluppo privato nel sud del mondo, coinvolgendo negli aiuti imprese e fondazioni. Il mercato resta la soluzione ai problemi, anche di quelli climatici. Nefasta la possibile riforma del Fondo monetario internazionale: il Belgio conterebbe più di tutta l’Africa subsahariana.
L’ortodossia liberista della Banca Mondiale non è mai stata scalfita in oltre sessant’anni. E anche le timide aperture dell’era Wolfensohn (“neo liberismo compassionevole”) sono state cancellate dall’ex fedelissimo di Bush. Oggi la struttura di Bretton Woods vive una crisi, da molti giudicata strutturale. Riuscirà il neo presidente Zoellick a risollevarla?
10 settembre 2007 - Pasquale De Muro
Intervista alla vicepresidente della Banca Mondiale Gressani
Lotta alla corruzione e Africa rimangono due capisaldi dell’istituzione. «La Banca ha imparato che imporre la propria opinione a un governo non funziona. Diamo solo suggerimenti. Se non sono accettati, preferiamo non erogare prestiti».
10 settembre 2007 - Gianni Ballarini
Tutte le difficoltà sono segnali dell'autocreazione dell'Essere,
di cui facciamo parte e di cui dobbiamo responsabilizzarci
Non dobbiamo dare la colpa dei mali
a qualcuno o a qualcosa in particolare.
Significherebbe confermare e rafforzare il procedimento naturale di forza;
che invece dobbiamo superare col procedimento razionale umano in ritorno.
8 settembre 2007 - Mario Ragagnin
Riordineremo il mondo gradualmente: basta sapere che lo possiamo e lo dobbiamo fare
Dagli incontri ecumenici (nuovo cervello dell'umanità) partiranno le direttive che modificheranno i rapporti di potere (di cui le ideologie sono il paravento "giustificativo") nelle regioni dei conflitti
Travolti dagli scandali saltano i vertici dei due organismo nati a Bretton Woods. E La crisi del Fondo monetario e della Banca mondiale coinvolge anche il Wto. Emerge l'inadeguatezza rispetto alla globalizzazione in atto
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