Per la diplomazia internazionale il compito più urgente è impedire che la violenza incontrollata che regola la vita quotidiana in Iraq prosegua e si estenda anche al Nord. Compito non facile, eppure dobbiamo sperare che vertici come quello che ai primi di maggio ha raccolto a Sharm-el-sheik i ministri degli esteri di 50 Paesi, riescano a produrre effetti concreti, riportando speranze di pace nell'intera regione.
Partendo dagli incontri ecumenici delle cattedre pluralistiche, i rappresentanti delle opposte ideologie esporranno ai loro omologhi (altrove in conflitto) i rispettivi diritti e doveri, risolvendo così i loro rapporti di potere e facendo veramente essere quello che “dovrebbe essere”.
Nei regimi comunisti, per ovvi motivi, non c’è democrazia. Nei regimi fascisti, per altrettanto ovvi motivi, non c’è democrazia. Nei regimi capitalisti c’è democrazia?
Due posizioni nel paziente popolo della pace.
Il governo deve ascoltarlo.
I partiti sdanno interpretarlo?
Prodi, ripensaci.
20 febbraio 2007 - Enrico Peyretti
Per capire il significato di quest'ordine (comando) militare bisogna pensare alla concorrenza con la Cina e alle considerazioni operate dall'Intelligence per cui l'Africa fornirà all'America del Nord il 25% di petrolio entro il 2015.
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