E' uscito il rapporto definitivo del Ministero della salute palestinese sulle vittime delle ultime incursioni militari israeliane nei Territori occupati. In un mese, i morti sono stati almeno 166. Benchè saltino agli occhi i dati impressionanti sulle vittime civili - 40 bambini, 14 donne - stupiscono soprattutto i dati sui decessi avvenuti in seguito alle ferite: su 166, infatti, soltanto 41 sono morti prima dei soccorsi. Gli altri sarebbero per la maggior parte decessi post-operatori. Fra questi, ben 59 sono morti fer ferite da scheggia riportate in seguito ai lanci di missili avvenuti a Gaza.
Trovano conferma invece le denunce da parte dei medici della Striscia di Gaza, che nei giorni scorsi avevano sottolineato una flessione significativa e del tutto nuova nel numero delle amputazioni per ferite da scheggia che, si sospetta da più parti, sarebbero dovute a qualche sconosciuta modifica alle munizioni israeliane; sono infatti 948 i feriti riportati in un mese, fra i quali 307 erano sotto i 18 anni e 77 erano donne.
Fra i feriti ben 441, quasi la metà, sono appunto stati raggiunti da schegge esplose dai missili di Tsahal. Una percentuale senza precedenti. ma non basta: più della metà di questi, 285, sono stati colpiti esclusivamente agli arti inferiori, confermando quindi quanto riportato dai medici palestinesi intervistati dal manifesto nei giorni scorsi.
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