Hanno oscurato il cielo della Palestina
Una stella indicava il cammino in quelle notti di timore e buio, Signore.
Uomini saggi, da lontano, compresero che li avrebbe condotti a te,
Dio della pace e della fraternità tra tutte le creature,
e ‘gioirono molto di gioia grande’.
E andarono. E videro. E si inchinarono alla novità di un Dio venuto a condividere, a soffrire e ad amare fino in fondo i suoi figli, tutti quanti.
Signore, oggi a Gaza quella stella è oscurata da bombe e razzi seminatori di paura e di morte.
Ti supplichiamo: aiuta i potenti che abitano la Terra santa a fermarsi.
A far cessare i bagliori mortiferi delle armi, a non spegnere la stella.
Signore, Dio-con-noi! Tu che bambino piangevi
come tutti i bambini del mondo,
asciuga le lacrime dei bimbi di Terra Santa,
vittime di una nuova strage degli innocenti:
ora il loro cielo ha il colore della notte senza speranza.
Consola il pianto delle mamme di Gaza, che non vedranno mai crescere i loro figli perchè la loro veglia, in queste notti senza luce, è una veglia funebre. Dona loro la forza di non spegnere nei loro cuori straziati
la fiammella del perdono.
Signore, tu che attraverso la stella hai chiamato ad una vita buona ogni uomo e donna del mondo, tu che della trepidazione dei pastori e dei magi hai colto il movimento, l’andare verso, restituisci a noi, che forse ci sentiamo lontani dalla tragedia che si sta compiendo in queste ore a Gaza, il senso di una giustizia che cerchi il bene di tutti.
Signore, Dio degli ultimi e degli oppressi, tu che ti sei lasciato umiliare e ferire per vivere fino alla fine il dramma di tutti i crocifissi nell’ingiustizia, accarezza le migliaia di bambini, donne e uomini innocenti che non hanno trovato riparo dalla follia delle bombe intelligenti, degli attacchi mirati. Signore, Padre di tutti i danni collaterali di questa tragedia, tu che non l’hai certo voluta, ma che la subisci insieme a loro, sostieni la dignità di questi tuoi figli amatissimi. E a coloro che così stoltamente hanno organizzato e stanno perpetrando questo ennesimo atto di barbarie, infondi un po’ di quella sapienza che accendeva la notte dei tre saggi venuti ad incontrarti.
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