La pronuncia della Corte Internazionale di Giustizia (ICJ) obbliga Israele a non uccidere i civili
La Corte Internazionale di Giustizia (ICJ) ha deciso di non respingere l'azione del Sudafrica contro Israele e ha respinto la richiesta di Tel Aviv di annullarlo. L'azione era stata intrapresa dal Sudafrica ai sensi della Convenzione ONU sul genocidio. Era stata presentata il 29 dicembre 2023.
Pubblichiamo la traduzione in italiano dell'ordinanza della Corte del 26 gennaio 2024.
In sintesi: cosa ha stabilito la Corte
La Corte obbliga Israele a riferire alla Corte Internazionale di Giustizia dell'Aja, entro un mese, presentando la prova di aver intrapreso le azioni necessarie come ordinato dalla Corte.
- La Corte ha stabilito con 15 voti favorevoli e 2 contrari che lo Stato di Israele deve immediatamente attenersi a tutte le misure provvisorie ordinate dalla Corte
- La Corte ha stabilito 16 a 1 che chiunque inciti al genocidio contro il popolo palestinese deve affrontare una punizione immediata
- La Corte ha stabilito 15 a 2 che lo Stato di Israele deve impedire la distruzione dei territori palestinesi.
Un'analisi più completa è sulla lista diritti globali di PeaceLink.
Cosa farà il segretario generale dell'ONU
Si legge su Rainews: "Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, dopo l'ordinanza della Corte di giustizia internazionale sulle accuse di genocidio a Israele ricorda che, ai sensi della Carta e dello Statuto della Corte, le sue decisioni "sono vincolanti e confida che tutte le parti rispettino debitamente l'ordinanza". In una nota del portavoce, si legge che conformemente allo Statuto della Corte, Guterres trasmetterà tempestivamente al Consiglio di Sicurezza la notifica delle misure provvisorie
L'Algeria chiede una riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu per attuare la pronuncia dell'Aja
"La Missione permanente dell'Algeria presso le Nazioni Unite ha ricevuto istruzioni dal presidente della Repubblica, Abdelmadjid Tebboune, di chiedere che si tenga al più presto una riunione del Consiglio di sicurezza al fine di dare effetto vincolante alla decisione della Corte internazionale di giustizia sulle misure temporanee imposte all'occupazione israeliana". Lo ha annunciato in una nota il ministero degli Esteri algerino. "L'Algeria ha preso atto con interesse della sentenza della Corte internazionale di giustizia sul deposito presentato dal Sudafrica in relazione alla commissione del crimine di genocidio a Gaza", si legge ancora nella nota. Per Algeri, "questa decisione testimonia la fondatezza dell'iniziativa del presidente della Repubblica, Abdelmadjid Tebboune, che è stato il primo capo di Stato a chiedere un deferimento massiccio agli organi giurisdizionali internazionali della molteplicità dei crimini punibili secondo il diritto internazionale umanitario perpetrati dalle forze di occupazione israeliane a Gaza". Inoltre, il Paese nordafricano ritiene che "la sentenza della Corte internazionale di giustizia segni l'inizio della fine dell'era dell'impunità di cui l'occupazione israeliana ha a lungo beneficiato per dare libero sfogo alla sua oppressione del popolo palestinese e alla repressione di tutti i suoi legittimi diritti". Il 1 gennaio l'Algeria è diventata membro non permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per un mandato di due anni. (Rainews)
Amnesty International: "Un passo significativo per salvaguardare la popolazione palestinese"
E' utile precisare che essa non deve affatto essere confusa con altre corti, molto più “giovani”, aventi ugualmente sede nella città olandese dell’Aia. Si fa riferimento in questo contesto al Tribunale Penale Internazionale per l’ex-Iugoslavia (ICTY) – tribunale ad hoc istituto dal Consiglio di Sicurezza con risoluzione 827 per perseguire i crimini commessi nell’ex Jugoslavia – e alla Corte Penale Internazionale (ICC).
Chiara Antonini
Per approfondimenti
https://lospiegone.com/2018/11/07/la-corte-internazionale-di-giustizia/
Allegati
Sudafrica-Israele su Convenzione ONU. Accuse di genocidio. L'ordinanza dell'ICJ del 26 gennaio 2024 tradotta in italiano
ICJ312 Kb - Formato pdfE' utile precisare che questa Corte Internazionale non deve affatto essere confusa con altre corti, molto più “giovani”, aventi ugualmente sede nella città olandese dell’Aia. Si fa riferimento in questo contesto al Tribunale Penale Internazionale per l’ex-Iugoslavia (ICTY) – tribunale ad hoc istituto dal Consiglio di Sicurezza con risoluzione 827 per perseguire i crimini commessi nell’ex Jugoslavia – e alla Corte Penale Internazionale (ICC).
Articoli correlati
- Protestano pacificamente contro il sostegno militare Usa all'esercito israeliano
La nostra solidarietà ai giovani americani
Chiedono un cambiamento significativo nella politica di Biden verso Israele ma ottengono pallottole e arresti. Catherine Elias - leader della protesta - dice: "Siamo nel Paese che non solo finanzia, ma produce e crea anche la maggior parte delle bombe che vengono lanciate su Gaza".26 aprile 2024 - Redazione PeaceLink - E' stato violato il diritto internazionale e occorre una condanna unanime
Israele attacca l'Iran, il movimento pacifista sia la voce dell'intera umanità
Di fronte al rischio di un'escalation suicida, i vari gruppi pacifisti nel mondo, a partire da quelli israeliani, hanno il compito di unire le voci e richiamare i governi a isolare Netanyahu. Ancora insufficiente è l'attenzione del movimento ecologista sui rischi nucleari della guerra19 aprile 2024 - Alessandro Marescotti - Israele ha annunciato un nuovo attacco contro l'Iran
Contro la logica della vendetta: perché la guerra non è la risposta
Come pacifisti chiediamo che l'intera comunità internazionale, in sede ONU, prenda le distanze dal ciclo infinito di ritorsioni, superando le divisioni e mettendo da parte i calcoli geopolitici in nome di un solo obiettivo: allontanare il più possibile lo spettro di una terza guerra mondiale16 aprile 2024 - Alessandro Marescotti - Vince la resistenza degli insegnanti e degli studenti
Bavaglio nelle scuole sulla Palestina: la marcia indietro del ministro Valditara
Il mutato clima politico intorno alla questione palestinese costringe il Ministero dell’Istruzione e del Merito ad archiviare un procedimento disciplinare, avviato precedentemente, che attaccava la libertà d’insegnamento di un docente.15 aprile 2024 - Comitato contro il bavaglio nelle scuole sul genocidio in Palestina
Sociale.network