...Invece abbiamo detto si
Ci avevano detto “non serve votare, non è un vostro dovere”. Invece il segnale di controtendenza è stato confermato oltre ogni previsione e gli italiani si sono espressi chiaramente. Abbiamo detto sì alla partecipazione popolare.
Ci avevano detto “ce ne occupiamo noi, che siamo i partiti, i professionisti della politica”. Invece ha prevalso la voglia e il riscatto legittimo di sano protagonismo, dopo vari anni di buio e "delega". Abbiamo detto sì alla custodia collettiva del nostro futuro.
Ci avevano detto che ogni cosa, dall'acqua, alla salute, alla giustizia è mercificabile nell'interesse di pochi. Invece abbiamo cominciato a riflettere sulla "salvaguardia del creato", che ogni uomo è tenuto a preservare, e sull'umanità con i suoi bisogni e e i suoi sogni di vita dignitosa. Abbiamo detto sì al bene comune.
Ci avevano che la giustizia è uguale per tutti, a parte qualcuno. Invece abbiamo ricordato che ogni cittadino, a cominciare dal presidente del consiglio, deve presentarsi in tribunale se indagato. Abbiamo detto sì all'uguaglianza tra tutte le persone.
Abbiamo detto quattro volte sì. Ed ora ci devono ascoltare. Per il bene di tutti, anche il loro.
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