“Mi appello con forza alle associazioni di giornalisti…; non rimanete indifferenti; alzate la vostra voce e chiedete la liberazione di Julian Assange.” Così il Premio Nobel della Pace Esquivel in un appello del 1° luglio scorso. Alcuni giornalisti italiani engagés hanno ora raccolto quell'appello.
Pensiamo che si possa innestare un grande movimento di persone che si assumano la responsabilità, non di salvare, ma preservare un’esperienza viva e pulsante, e possano realizzare l’acquisto collettivo di questo luogo, preservarne la funzione e garantirlo alla città negli anni a venire
Newsletter informativa sulle principali azioni di intervento e sugli sviluppi della situazione nel paese africano, con gli ultimi aggiornamenti sui prossimi referendum di gennaio 2011.
30 dicembre 2010
Comunicato stampa del 16 marzo 2010 dell'Associazione PeaceLink
Da gennaio 2008, la Campagna produce una newsletter dedicata all’informazione sui fatti e sugli sviluppi della situazione politica, sociale ed economica del Sudan e dei paesi con esso confinanti.
Dopo l'apertura della sede Rai in Africa, non si ferma il movimento che chiede un'informazione più attenta ai temi della pace, dei diritti umani e della solidarietà
Lubna mi scrive per la prima volta il 21 settembre 2024. Le sue parole fanno male: «Soffriamo da tanti anni, soprattutto nella Striscia di Gaza, ma quello che accade ora è più di quanto qualsiasi essere umano possa sopportare».
Intervista allo storico dirigente mapuche, in esilio in Belgio dal 1976 al 2007 dopo aver subìto le torture della dittatura pinochettista e, successivamente, in prima fila per proteggere il lago Neltume (nel sud del Cile) dalla voracità di Enel
L’iniziativa, a partire dalle ore 20, vedrà fra i vari contributi quelli di Gianni Svaldi e Marinella Marescotti, che porteranno al pubblico testimonianze da Gaza e dintorni, racconti capaci di dare voce a chi vive sotto le bombe e resiste ogni giorno a condizioni di vita disumane.
In Alaska Putin ha camminato sul tappeto rosso ed è stato accolto con tutti gli onori da Trump, persino con un applauso. Quali insegnamenti possiamo trarre da questo clamoroso cambio di scena? Quali opportunità per il movimento pacifista?
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