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Rai: per un'informazione di pace

Dopo l'apertura della sede Rai in Africa, non si ferma il movimento che chiede un'informazione più attenta ai temi della pace, dei diritti umani e della solidarietà
20 maggio 2007
Maddalena Parolin

La cartolina della Campagna

Continua l'impegno della Tavola per la Pace, del coordinamento Nazionale Enti Locali per la pace e i diritti umani e del movimento pacifista italiano, con tutte le sue varie anime, nel promuovere una campagna dedicata ad un'informazione pubblica come strumento impegnato nella diffusione della cultura della pace e dei diritti umani.

Il 18 maggio è stata inaugurata ufficialmente la sede Rai di Nairobi, intitolata alla memoria di Ilaria Alpi, Miran Hrovatin e Marcello Palmisano, operatori dell'informazione Rai uccisi in Somalia nel '94 e nel '95. L'apertura della nuova sede della Rai in Africa, attiva già da qualche mese e di centrale importanza durante il World Social Forum di gennaio a Nairobi, è un successo del movimento per la pace e delle migliaia di cittadini, organizzazioni ed enti locali che stanno sostenendo la campagna per un’informazione e una comunicazione di pace Ho pagato il canone RAI. Voglio più....

Il direttore della nuova sede, Enzo Nucci racconta: “È una sede anomala. Le sedi all’estero sono sempre aperte sulla base di valutazioni politiche e giornalistiche: è concepibile una sede negli Usa, così come una nuova apertura nei mercati emergenti. Non in Africa. L’Africa è sempre stata nascosta. La campagna Meno gossip, più informazione ha fatto sì che venisse alla ribalta.” Nucci si trova ora a dover raccontare un continente sconosciuto, sull'esempio dei suoi coraggiosi colleghi, uccisi in Somalia, "operatori dell'informazione caduti nell'adempimento del loro dovere", recita la targa inaugurata venerdì. "Devo dire che sento molto il peso di questa responsabilità. - ha dichiarato Nucci - Un'avventura, comunque, tutta da creare: una sfida non solo civile e professionale, ma tecnologica: qui in tal senso, anche in una capitale come Nairobi, le cose sono molto difficili”.

La campagna per la promozione di un'informazione di pace continua ora, come ricorda il nuovo editoriale delle riviste missionarie aderenti alla Fesmi, una quarantina di testate espressione del variegato mondo missionario italiano, che furono le prime a lanciare l'appello e a volere fortemente l'impegno diretto della Rai in Africa. “L'informazione è la prima forma di solidarietà. Perciò riteniamo che ora si debba insistere, per alzare ulteriormente nel pubblico italiano il tasso di consapevolezza delle questioni internazionali e, specificamente, il grado di conoscenza della realtà del Sud del mondo [...]. Ci sentiamo di chiedere alla Rai un giornalismo che sappia far parlare le persone, che metta in luce il positivo”.

Rispetto all'Africa, oltre alla soddisfazione per la nuova presenza stabile, il movimento continua l'impegno affinché anche i servizi realizzati da quella sede trovino giusto spazio e risalto nei contenitori di informazione del servizio pubblico. Dalla società civile, cioè chi paga il canone Rai ed è quindi “padrone” per la metà del servizio pubblico, vengono proposte concrete, come quelle espresse dalla Tavola della Pace:

Più impegno per un'informazione e comunicazione di pace
Chiediamo alla Rai:

La locandina della Perugia-Assisi 2007, dedicata ai diritti umani
  • 5 minuti, tutti i giorni, dopo il TG della sera, per far sì che ogni giorno la gente apra il cuore e la mente al mondo e alla gente che lo abita;

  • una trasmissione settimanale, in prima serata, di alta qualità e di grande approfondimento sui temi più scottanti del mondo, della pace, della giustizia e dei diritti umani: una trasmissione per conoscere le sfide che ci coinvolgono e discutere le possibili soluzioni;

  • una programmazione diffusa per la promozione della cultura della pace e dei diritti umani;

  • di abolire la pubblicità nelle fasce di programmazione dedicate ai bambini per dare ai nostri figli una formazione più libera e meno condizionata;

  • di garantire il pluralismo aprendo le porte ai costruttori di pace, alle organizzazioni della società civile e agli Enti Locali impegnati per la pace, la giustizia e la democrazia internazionale
  • Questa la parte dedicata all'informazione nel programma “quello che chiediamo al Governo, al Parlamento e a tutte le forze politiche” firmato a Perugia il 22 aprile 2007.

    Intanto la Tavola per la Pace e il coordinamento Nazionale Enti Locali per la pace stanno lavorando all'organizzazione della prossima Marcia Perugia-Assisi, che avrà luogo il 7 ottobre. Tema di quest'anno “Tutti i diritti umani per tutti”. Il tema dei diritti umani, avvicina alle iniziative per ricordare il sessantesimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, che si apriranno in dicembre per culminare il 10 dicembre 2008. La Marcia sarà preceduta da una serie di eventi: la 3ª Giornata nazionale della pace, della fraternità e del dialogo, la 7ª Assemblea dell´Onu dei Popoli e dalla 3ª Assemblea dell´Onu dei Giovani, raccolti in quella che vuole diventare “la settimana della pace” con miriadi di iniziative in tutta Italia.

    Note: Per ulteriori informazioni:
    http://www.entilocalipace.it/
    http://www.tavoladellapace.it/
    http://www.perlapace.it/

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