Dacci oggi la nostra acqua quotidiana..
Piazza San Pietro, 9 giugno 2011
Sono soprattutto i racconti dei missionari a convincerci della forza di questo digiuno che ci ha portati a centinaia sulla piazza simbolica della nostra fede, per invocare il Dio di tutti i doni, beni comuni da custodire e non mercificare. “Noi, in Costa d'Avorio, quando bussa un ospite gli offriamo subito un bicchiere d'acqua, perchè lui è prezioso come questo dono di Dio che le multinazionali hanno ormai rubato a madre terra per fare affari a spese della nostra povertà”.
“I brasiliani sanno bene cosa sia la privatizzazione dell'acqua e il mio Vescovo mi ha raccomandato di lottare anche qui in Italia per difendere l'acqua pubblica”.
Cerchiamo di sorridere e di non perdere la pazienza con le forze dell'ordine che si ostinano a cacciarci via dalla piazza. E mentre un'anziana suora con la spilletta dei 2 SI' sposta ancora più in là il suo seggiolino da campeggio, un frate disobbediente apre ancora il suo cartello “dono di Dio e non merce”, avvolgendo con un sorriso disarmato gli occhiali scuri della guardia armata che insiste: “le ho detto che i foulard e i distintivi non potete esporli in pubblico”.
Non finiscono mai, sulle labbra di questi cristiani che vorrebbero supplicare anche Sant'Antonio per far vincere i SI dei beni comuni, queste preghiere dei fedeli che abbracciano il mondo dei poveri più delle arcate solenni della piazza, almeno stavolta non astratte, prudenti e disincarnate come quelle di qualche foglietto domenicale.
Ad un certo punto, dopo che alcuni preti hanno letto il documento firmato da quaranta diocesi, un giovane frate intona il Laudato sii dell'acqua sorella, per non dimenticare una madre terra che stiamo violentando senza ritegno. Il canto ci unisce, ci dà forza. (Qualcuno giura di aver visto un poliziotto dimenticarsi per un istante di essere in divisa, e unirsi al canto che forse ha intonato domenica scorsa alla prima comunione della figlia...).
E quando un padre domenicano prende per mano da una parte un turista e dall'altra Alex Zanotelli, anche lo striscione più grande, misteriosamente svela il suo pericoloso messaggio... e la piazza si riempie di una preghiera rivoluzionaria: “Padre nostro, dacci oggi la nostra acqua quotidiana!”.
Cioè di ogni giorno e di tutti i giorni. Per ogni uomo e per tutti i popoli.
Articoli correlati
- Guida alla comprensione dei quesiti
8 e 9 giugno: cinque referendum per i diritti. Votiamo SÌ!
I referendum saranno validi solo se andrà a votare almeno il 50% +1 degli aventi diritto. Serve quindi una grande partecipazione. Per la prima volta, anche chi studia o lavora lontano da casa potrà votare fuori sede. Segnala sul calendario di PeaceLink gli eventi collegati ai referendum23 maggio 2025 - Redazione PeaceLink - Anche un terzo dell’elettorato di centro-sinistra favorevole alle perquisizioni volute dalle destre
Uruguay: l'ossessione per la sicurezza contagia il Frente Amplio
Promosso sul tema un referendum per il 27 ottobre, in contemporanea con le presidenziali che sanciranno chi guiderà il paese dopo i cinque anni di governo neoliberista di Lacalle Pou.23 settembre 2024 - David Lifodi - Grazie alla costante mobilitazione dei movimenti sociali
Argentina: sconfitta storica per le multinazionali del litio
Lo scorso 25 marzo il Tribunale provinciale catamarqueño ha proibito al governo della regione di concedere di nuovi permessi alle multinazionali per l’estrazione del litio22 aprile 2024 - David Lifodi - Nel referendum costituzionale di ieri, 17 dicembre
Cile: vittoria dimezzata della destra
Il 55,8% degli elettori ha respinto la modifica della Costituzione proposta dall’estrema destra, ma a rimanere in vigore è comunque il testo pinochettista.18 dicembre 2023 - David Lifodi
Sociale.network