 ILVA di Taranto ILVA di Taranto- Ambiente Svenduto, comincia il secondo grado del processoPeaceLink partecipa come parte civile per chiedere giustizia e ribadire la dura condanna inflitta in primo grado ai responsabili del disastro ambientale di Taranto. Il processo coinvolge anche alcune figure chiave del mondo politico, fra cui l'ex presidente della Regione Puglia Nichi Vendola.19 aprile 2024 - Redazione PeaceLink
 La Corte d'Assise: «ILVA di Taranto, gestione disastrosa della fabbrica» La Corte d'Assise: «ILVA di Taranto, gestione disastrosa della fabbrica»- Le motivazioni della sentenza di Ambiente SvendutoSono disponibili online le 3773 pagine delle motivazioni della sentenza di primo grado. Il file di 1,6 GB contiene l'intero testo suddiviso in 15 capitoli. Un documento importante per ricostruire la vicenda del disastro ambientale di Taranto.Federico Conte
 ILVA story ILVA story- Come è nata l'inchiesta Ambiente SvendutoIn questo video vengono spiegate le accuse nei confronti della fabbrica e degli imputati. Si possono ascoltare le telefonate originali con le voci dei protagonisti.10 marzo 2023 - Redazione PeaceLink
 Oltre 3700 pagine suddivise in 15 capitoli Oltre 3700 pagine suddivise in 15 capitoli- Processo ILVA, i file online con le motivazioni della sentenzaE' stato il più ampio processo in Italia per udienze e per pagine di motivazioni. In esse si riconosce che "l'iniziativa di Alessandro Marescotti, responsabile di Peacelink, le analisi sulla diossina sul formaggio, deve dirsi davvero il primo vero impulso per le indagini di questo processo"4 dicembre 2022 - Redazione PeaceLink
 Sono state rese note oggi Sono state rese note oggi- Le motivazioni della sentenza ILVAIn oltre 3.700 pagine la Corte d’Assise di Taranto spiega la sentenza che ha condannato 26 imputati, tra i quali anche alcuni politici (compreso Nichi Vendola). Per i giudici la famiglia proprietaria dello stabilimento era a conoscenza dell’illegalità della gestione già dal momento dell'acquisto29 novembre 2022 - Francesco Casula e Andrea Tundo
 La condanna in primo grado del 31 maggio 2021 La condanna in primo grado del 31 maggio 2021- Ben 270 anni di carcere: la sentenza della Corte d'Assise per il processo ILVALa Corte d'Assise, presieduta da Stefania D'Errico, ha inflitto 21 anni e 6 mesi all'ex responsabile delle relazioni istituzionali, Girolamo Archinà, 21 anni all'ex direttore dello stabilimento di Taranto, Luigi Capogrosso. Condannato anche l'ex presidente della Regione Puglia, Nichi VendolaValentina Errante
 La cronologia degli ultimi 10 anni La cronologia degli ultimi 10 anni- A dieci anni dall'ordinanza di sequestro dell'area a caldo dell'ILVAIl 26 luglio 2012 veniva emessa dal GIP Patrizia Todisco l'ordinanza di sequestro degli impianti ILVA considerati, in base a un'apposita perizia, pericolosi per la salute umana. Ossia cokeria, agglomerato, altoforni, convertitori, GRF e parchi primari.9 luglio 2022 - Alessandro Marescotti
 Tutto comincia il 27 febbraio 2008 e così prendono avvio le indagini di "Ambiente Svenduto" Tutto comincia il 27 febbraio 2008 e così prendono avvio le indagini di "Ambiente Svenduto"- La diossina nel pecorinoIl formaggio era prodotto da un pastore che pascolava vicino all'ILVA. Viene consegnato, a spese di PeaceLink, in un laboratorio di analisi di Lecce. "Diteci quello che c'è dentro". Qualche giorno dopo arriva una telefonata allarmata dal laboratorio: "C'è la diossina".Repubblica
 Autori: Forastiere, Biggeri, Triassi Autori: Forastiere, Biggeri, Triassi- ILVA, la perizia epidemiologica richiesta dal gip Patrizia Todisco e il decreto di sequestroConclusioni: "L’esposizione continuata agli inquinanti dell’atmosfera emessi dall’impianto siderurgico ha causato e causa nella popolazione fenomeni degenerativi di apparati diversi dell’organismo umano che si traducono in eventi di malattia e di morte".Redazione PeaceLink
 Come mai attorno all'ILVA si trovano anche i PCB oltre alla diossina? Come mai attorno all'ILVA si trovano anche i PCB oltre alla diossina?- Quell'esplosione notturna nell'ILVA di Taranto con la nebulizzazione del fluido cancerogenoIl 16 agosto 1997, dentro lo stabilimento siderurgico di Taranto, esplodeva un trasformatore elettrico contenente olio a base di PCB (policlorobifenili), denominato “apirolio”. Gli operai l'inalarono i vapori cancerogeni. Questo è il racconto dettagliato che ne fanno i magistrati.16 luglio 2021 - Redazione PeaceLink
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