Taranto, processo ILVA
Il processo nato dall'inchiesta "Ambiente Svenduto" entra nel vivo
Dal 15 e 16 maggio le udienze dei testimoni. Tra questi l’ex allevatore Vincenzo Fornaro (candidato sindaco alle amministrative di giugno prossimo), parte civile nel processo, del quale venne abbattuto il gregge perché contaminato dalla diossina
11 maggio 2017
"Con una lunga e articolata ordinanza, la Corte d’Assise di Taranto ha sciolto la riserva riguardante la raffica di eccezioni proposte da alcuni difensori degli imputati del processo ‘Ambiente svenduto’ per il presunto disastro ambientale causato dall’Ilva (sono imputate 44 persone e la società Partecipazioni industriali, ex Riva Fire), sfrondando parte delle produzioni documentali della Procura e delle parti civili. Le liste testimoni di molti imputati sono state ridotte perchè ritenute sovrabbondanti. Respinta l’eccezione del difensore di Luigi Capogrosso, ex direttore dello stabilimento siderurgico di Taranto, che riguardava la data di iscrizione nel registro degli indagati del suo assistito. Secondo il legale infatti, quest’ultima risalirebbe al 2008, e non al 2010, e quindi tutti gli atti successivi sarebbero da considerare nulli. Le altre eccezioni avanzate dai legali erano invece relative all’ammissibilità delle richieste istruttorie e all’utilizzo delle intercettazioni telefoniche. Le prossime due udienze si terranno il 15 e il 16 maggio prossimi e si partirà con i primi testi della lista dei pm (dieci per udienza). Tra questi testimoni, l’ex allevatore Vincenzo Fornaro (candidato sindaco alle amministrative di giugno prossimo), parte civile nel processo, del quale venne abbattuto il gregge perchè contaminato dalla diossina".
Fonte http://www.trmtv.it/home/cronaca/2017_05_09/139471.html
Le accuse più gravi nei confronti di alcuni imputati sono:
- associazione per delinquere finalizzata al disastro ambientale
- avvelenamento di sostanze alimentari
- omissione dolosa di cautele sui luoghi di lavoro
Abbiamo cercato di ricostruire le diverse fasi del procedimento penale che ha coinvolto uomini di punta dell'ILVA e della politica locale e nazionale.
Cliccare su queste slides.
Parole chiave:
ilva
Articoli correlati
- ArcelorMittal
La sentenza del TAR per lo stop degli impianti è stata trasmessa al Consiglio Europa
Legamjonici contro l’inquinamento, una delle associazioni ambientaliste di Taranto, ha trasmesso al comitato dei ministri del Consiglio d’Europa la sentenza dello scorso 13 febbraio del Tar di Lecce che ordina ad ArcelorMittal di spegnere gli impianti inquinanti.25 febbraio 2021 - AGI (Agenzia Giornalistica Italia) - Denuncia della Uilm
"Mancano le tute nello stabilimento siderurgico di Taranto"
La denuncia, oltre che ad ArcelorMittal, è inviata anche a Spesal, il servizio sicurezza luoghi di lavoro dell’Asl. “I lavoratori da più tempo - afferma la Uilm - da più tempo non riescono ad approvvigionarsi di tute per poter svolgere la propria mansione”.23 febbraio 2021 - AGI (Agenzia Giornalistica Italia) - Dopo la sentenza del TAR di Lecce
ArcelorMittal: Peacelink, dopo sentenza nuova fase per Taranto
"Un'intera comunità deve richiedere che il Recovery Plan finanzi la riconversione dei lavoratori Ilva impiegandoli in attività di bonifica, di utilità sociale e di riqualificazione territoriale. Occorre chiudere definitivamente l'area a caldo così come è avvenuto a Genova e a Trieste”.13 febbraio 2021 - AGI (Agenzia Giornalistica Italia) - Ordinato lo spegnimento dell'area a caldo del siderurgico di Taranto
Per il Tar di Lecce ILVA impone un tributo inaccettabile "in termini di vite e di salute"
Chiediamo che il nuovo ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, non faccia ricorso contro questa sentenza ma la accolga come una opportunità. La chiusura dell'area a caldo deve essere l'occasione per riprogettare lo sviluppo e porre fine a decenni di sofferenze.13 febbraio 2021 - Alessandro Marescotti
Sociale.network