Precipitati in basso
In breve questi i fatti: una signora non vedente, Rita Moldavia, sta passeggiando per Firenze quando inciampa su un mendicante sdraiato a terra che chiede l'elemosina. Prontamente soccorsa la signora ha riportato numerose fratture e perso il proprio bastone d'appoggio. Informato dell'episodio l'assessore Graziano Cioni, già salito alla ribalta mediatica mesi fa per l'ordinanza sui lavavetri, ha deciso di approntare un regolamento di polizia municipale che vieti ai mendicanti di sdraiarsi per terra(ma potranno rimanere seduti).
Un piccolo banale episodio di vita metropolitana. Ma che sembra però condensare tanti tratti su cui dovremmo riflettere.
E allora, permettetemi, di ringraziare pubblicamente la signora Rita.
Grazie, cara Rita, perché quel che ti è accaduto svela la situazione di una società dove una persona invalida non ha speranze di mobilità, schiacciata da parcheggi selvaggi e abusivi, barriere architettoniche e inciviltà. Una società incapace di inclusione e di attenzione, dalla strada alla scuola.
Grazie, cara Rita, per averci ricordato che la realtà accantonata non si cancella. Possiamo tentare di girare la testa da un'altra parte, ma tornerà sempre a bussare alla nostra porta. Nelle nostre città esistono, come diceva Madre Teresa, tante 'piccole Calcutte'. I poveri esistono. Esistono persone che non sanno come vivere, oltre qualsiasi limite di indigenza. Ma finché non ci inciampiamo addosso, finché non siamo costretti, non vediamo. Non vogliamo vedere.
Grazie, cara Rita, per averci svelato l'ipocrisia di una società sempre più benpensante. Indignata per 'le radici cattoliche d'Europa' ma che sarebbe capace di far nascere il Nazareno in un gommone alla deriva(o forse lo fa già?). Una società capace di portare allo scontro persone bisognose di giustizia, di riconoscimento dei suoi diritti civili. Come si può arrivare al punto che i diritti, entrambi sacrosanti, di disabili e indigenti sono costretti ad essere in conflitto?
Grazie, cara Rita, per averci ricordato ancora una volta lo stato del nostro Paese. Capace di fregiarsi di fregate sempre più avveniristiche, ma sempre più incapace di politiche sociali. Il teatrino degli ultimi anni sul 5 per mille; il taglio, ogni anno più drastico, dei fondi sociali e per la cooperazione internazionale(dove trucchi contabili e distrazioni di fondi sono pane quotidiano); la disattenzione alle politiche di inclusione sociale e scolastica(pensiamo alla immensa riduzione degli insegnanti di sostegno) hanno accomunato governi di sinistra e di destra, all'insegna del 'politicamente corretto' e della par condicio più ampia.
E negli ultimi giorni veniamo a sapere che la nostra cara Italia è tra i principali esportatori di armi in Afghanistan, Paese sicuramente più povero di tappeti di qualche anno fa(viste le esportazioni illegali dal paese asiatico di cui, come abbiamo scoperto mesi fa, sono esperti anche militari italiani) ma nel quale l'unica merce che assolutamente non manca sono fucili, pistole e bombe ...
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