Rischia di essere demolita questa occasione di acculturazione e rialfabetizzazione

Solidarietà al prof. Rocco Altieri

Anche da Taranto si esprime solidarietà per il digiuno intrapreso in difesa dei corsi serali e della loro funzione sociale per lavoratori e immigrati
29 agosto 2010
Maria Teresa Tarallo (docente di Lettere)

Il prof. Rocco Altieri, docente nel corso di laurea in “Scienze per la pace” dell’Università di Pisa e di diritto ed economia nel corso serale dell’istituto Matteotti di Pisa, sta facendo un digiuno ad oltranza dal 22 agosto per protestare contro la chiusura dei corsi serali, voluta dal ministro Gelmini.

Il prof. Altieri è prossimo alla pensione e non rischia in alcun modo di perdere il posto di lavoro. Il suo digiuno è finalizzato a far conoscere il problema dei corsi serali. Immigrati nei corsi serali Sta protestando perchè ritiene che la chiusura dei serali costituisca l'eliminazione di una forma importantissima di integrazione per gli immigrati e di occasione di acculturazione e rialfabetizzazione per adulti deprivati socialmente.
Il prof. Altieri va sostenuto e il suo digiuno va fatto conoscere e, per chi vuole, va anche condiviso, al fine di rendere visibile a tutti il sacrificio da lui compiuto, come atto di protesta nonviolenta, contro la demolizione della scuola e della cultura in generale che sta avvenendo sotto gli occhi di tutti nella quasi totale indifferenza.
Come docente di lettere nei corsi serali da otto anni ho maturato una certa esperienza e ritengo utilissimo, sotto il profilo del recupero umano, culturale e sociale, la funzione sociale che i corsi serali svolgono.
La cultura in questi anni è stata gravemente compromessa da un degrado generalizzato e la scuola si è vista svuotare del suo ruolo educante da diversi fattori: famiglie sempre più disgregate, caduta dei valori. Inoltre assistiamo alla svendita della cultura con scuole private che, in cambio di somme elevate, offrono diplomi e lauree in poco tempo, a tutto scapito della costruzione di un sapere che invece non ammette scorciatoie temporali, ma richiede una costruzione paziente e coscienziosa del proprio patrimonio di conoscenza.
Il prof. Altieri va sostenuto fortemente da noi docenti tutti e dalla società nel complesso.
I media informativi - che talvolta diventano strumento di diffusione di pseudo-notizie, di gossip o di superficialità - hanno il dovere di puntare la loro attenzione sul prof. Altieri e su tutte quelle persone che nel silenzio e con umiltà sono esempi di onestà e di coerenza morale e intellettuale, ma che molto spesso non fanno notizia.

 
Maria Teresa Tarallo
docente di lettere nei corsi serali

 

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