La Carocci "è" i suoi redattori

La "Lettera aperta" dei lavoratori dopo l'annuncio dei licenziamenti ha il pregio della concretezza, come l'Appello lanciato da personalità della cultura e lettori che conoscono prestigio e potenzialità di questa casa editrice italiana
28 dicembre 2014
Una delle riviste edite da Carocci Editore
Lettera aperta all’Associazione di cultura e politica “il Mulino”

Roma, 20 dicembre 2014

Gentile presidente, gentili soci,

noi lavoratori della Carocci editore ci rivolgiamo a voi nella certezza di trovare ascolto e il conforto di una sensibilità ben diversa da quella degli interlocutori con cui ci siamo sinora confrontati in questa difficile vertenza.

Quella di ieri è stata una giornata difficile. Dapprima l’intervista al professor Pedrazzi sulla “Repubblica” ha riacceso la speranza di valutazioni finalmente lucide sulle prospettive della Società editrice il Mulino e sulle sorti della Carocci editore; poi l’arrogante comunicazione aziendale che il 12 gennaio si procederà con l’allontanamento dagli uffici di ben 17 dei 32 dipendenti della Carocci editore. Tutto ciò senza neanche aver aperto una vera trattativa o tentato vie meno traumatiche come un contratto di solidarietà.

Neanche il tempo di una riflessione: questo modo di procedere, oltre a contraddire quanto pubblicamente affermato dall’amministratore delegato Bassani sull’intenzione di “riaprire” la trattativa, è per noi l’ennesima prova dell’insipienza e della mancanza di visione che hanno contraddistinto la gestione della Carocci editore dal 2009 ad oggi.

Siamo ben consapevoli della crisi del mondo editoriale, ma la nostra era nel 2009 un’azienda sana e prestigiosa, che ha poi subìto i colpi della cattiva gestione. Non un progetto culturale, non un programma in cui si individuassero obiettivi e strategie, non un piano industriale serio. Osteggiato un qualsiasi coordinamento editoriale, per non parlare dell’assenza di una direzione commerciale, delle politiche sciagurate attuate in materia di promozione e distribuzione, dell’assenza di formazione specifica del personale e della mancanza di iniziativa nel mondo del digitale, fino agli improponibili – talvolta – prezzi di copertina. L’unica iniziativa reale di quest’ultimo anno è stata un’incursione in un campo (la cartoleria) lontano dalle competenze e dalle tradizioni della Carocci e del Mulino.

Siamo convinti però che per noi ci sia ancora spazio. La Carocci non è un’impresa sull’orlo del fallimento. È un’azienda che come molte altre subisce i colpi della crisi ma che ha in sé, se ben diretta, le potenzialità per uscirne. Segno concreto di questa vitalità sono anche le nostre iniziative di questi giorni, che sono riuscite a porre all’attenzione dell’opinione pubblica l’azienda e la sua storia, ottenendo vasta eco. Ma non basta. È nostra convinzione che si possa e si debba trovare una soluzione alternativa, e siano proponibili misure radicalmente diverse per uscire da una situazione oggettivamente delicata. A questo scopo è essenziale la concreta apertura di un tavolo negoziale. 

Riteniamo anche che senza piani culturali – assenti o nel migliore dei casi inconsistenti – né noi né la Società editrice il Mulino potremo andare avanti e affrontare la sfida durissima che l’attuale momento storico c’impone. Se la linea di Edifin passasse e diventasse realtà, questo, oltre a pregiudicare il futuro della Carocci editore e il posto di lavoro dei suoi dipendenti, macchierebbe in modo irrimediabile l’immagine del Mulino, della sua vicenda, dei valori – etici, morali, politici – di cui si è fatto portatore in sessant’anni di storia. Ci rivolgiamo a voi nella certezza che non vorrete dare il vostro avallo a un’operazione moralmente discutibile e culturalmente grave, oltre che miope e ingiustificabile dal punto di vista economico e aziendale.

                                                  L'assemblea dei lavoratori della Carocci editore
Note: L'APPELLO a cui aderire (primi firmatari Asor Rosa, De Mauro, Prosperi e Serianni)
https://www.change.org/p/tutti-rilanciamo-carocci-editore

Il catalogo Carocci
http://www.carocci.it/

LE ULTIME NOTIZIE SU FACEBOOK E IN RETE:
https://www.facebook.com/caroccinsciopero?fref=ts

https://caroccinsciopero.wordpress.com/firma_perche/

Articoli correlati

  • L'Assemblea Capitolina ha dato la cittadinanza onoraria a Julian Assange
    Pace
    Anche il Comune di Roma, dopo quello di Milano, si è attivato per difendere Julian Assange.

    L'Assemblea Capitolina ha dato la cittadinanza onoraria a Julian Assange

    La delibera dell'Assemblea Capitolina impegna il sindaco Roberto Gualtieri ed è il frutto di una proposta a firma di consiglieri del centro sinistra e del sostegno forte del consigliere Nando Bonessio di Europa Verde
    20 febbraio 2024 - Fulvia Gravame
  • Seconda giornata di presidi per boicottare Carrefour e l’economia israeliana
    Pace
    Carrefour sta regalando pacchi alimentari, non agli affamati di Gaza, bensì ai militari dell'IDF

    Seconda giornata di presidi per boicottare Carrefour e l’economia israeliana

    Si è svolta sabato scorso (16/12/20223) a Roma -- e in alcune altre città della penisola -- la seconda giornata di mobilitazione nazionale di boicottaggio contro la catena di supermercati Carrefour e lo Stato d’Israele, promossa dal Comitato Angelo Baracca.
    19 dicembre 2023 - Redazione Contropiano
  • Roma ha risposto all’appello delle donne
    Sociale
    L'urlo per Giulia: «Siamo 500mila»

    Roma ha risposto all’appello delle donne

    Slogan e canti, la manifestazione nella Capitale contro la violenza sulle donne si trasforma in festa. Tanti gli uomini: noi qui per le nostre figlie. Le giovanissime che stanno proprio sotto il carro gridano: «Noi continueremo a fare rumore, ne faremo tanto»
    25 novembre 2023 - Fiorenza Sarzanini
  • Cinquecentomila in piazza a Roma contro la violenza sulle donne
    Editoriale
    Nella fredda notte una marea umana ha creato un'onda di forza, unità e speranza

    Cinquecentomila in piazza a Roma contro la violenza sulle donne

    La città ha risposto all'appello. Ragazze, ragazzi, giovani, vecchi si sono uniti per Giulia e per tutte le vittime. E' stata la dimostrazione che la forza delle donne è in grado di cambiare le cose con una spinta e un entusiasmo senza precedenti.
    26 novembre 2023 - Redazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)