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I missionari: "E ora obiezione di coscienza alle spese militari"

Stop ai poligoni di tiro: "Grazie Nichi!"

La Regione Puglia tenta il blocco delle esercitazioni militari. Il presidente Vendola diserta deliberatamente l'incontro sulle servitù. Dopo il sostegno di Nicola Occhiofino, assessore alla solidarietà della Provincia di Bari, anche quello dei missionari comboniani di Bari
Daniele Marescotti23 settembre 2005
Fonte: Redattore Sociale

La guerra è un crimine (specie se è fatta per il petrolio)

BARI - “Grazie Nichi! Grazie a te e a tutti quelli che si preparano ad assumere con maggiore determinazione l'impegno di liberazione della nostra terra da tutto ciò che produce morte e la rende, suo malgrado, palestra di esercitazioni alla guerra”. E’ quanto hanno dichiarato i missionari comboniani di Bari in merito alla deliberata assenza del Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola alla riunione relativa al riassetto delle servitù militari in Puglia. In questo modo Vendola aveva inteso ostacolare l’avvio delle esercitazioni militari nella regione Puglia. I missionari esprimono così la loro solidarietà al Presidente Vendola aggiungendo, tuttavia, che “sarebbe bello osare di più e fare della Puglia un cantiere di elaborazione della difesa popolare e nonviolenta e non armata”. La difesa popolare nonviolenta, dicono i padri missionari, sarebbe peraltro “già riconosciuta nella sua validità giuridica dalla Corte Costituzionale con sentenza n. 164 del 1985 e principio poi recepito nella legge n. 230 del 1998”. “Di conseguenza – spiegano i missionari comboniani – si tratta di avviare a livello regionale, e suggerire poi per le primarie, il disarmo unilaterale. Anzi, occorre avviare una campagna di sensibilizzazione per l'obiezione alle spese militari”. Il Presidente Vendola aveva annunciato la sua avversione nei confronti dei poligoni militari già in occasione della marcia Gravina-Altamura del 14 maggio nel parco dell’Alta Murgia. In quell’occasione aveva dichiarato: “Il Parco, per diventare realtà, deve essere liberato dalle ipoteche legate al ciclo dei rifiuti, al ciclo militare e agli spietramenti”.

Note: Per gentile concessione dell'agenzia stampa http://www.redattoresociale.org
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