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Ordinanza del presidente Florido che blocca il conferimento di compost ad Italcave

Svolta della Provincia di Taranto: ora stoppa i camion di rifiuti provenienti dalla Campania e da' ragione ai cittadini di Statte in protesta

Dal "tutto regolare" allo stop odierno. Un cambiamento evidente e salutare. Col provvedimento, l’attività della cava situata sulla strada per Statte subirà una riduzione del 50%. L’embargo durerà fino al 31 dicembre e riguarderà tutte le discariche provinciali
14 ottobre 2005

Florido stoppa i rifiuti della
Campania e alleggerisce di
un buon 50% il conferimento
nella discarica Italcave.
Tutto in tre giorni, il
tempo necessario, una volta
ricevuta la relazione dell’Arpa,
per mettere mano ad
un’ordinanza impeccabile sia
dal punto di vista normativo
che politico.
Tutto in tre giorni «anche se
è dal mese di maggio che
andiamo sbattendo per ottenere
i dati dall’Arpa Puglia
e dall’Arpa Campania che,
per tutta risposta, ci ha inviato
analisi effettuate per
suo conto da un privato»,
dice Gianni Florido che per
annunciare l’importante
provvedimento ha convocato
d’urgenza una conferenza
stampa alla quale hanno partecipato
anche gli assessori
Carbotti, Colaninno, Conserva,
Carrieri e Duranti,
oltre ai consiglieri provinciali
Luciano De Gregorio e
Gaetano Blè, al presidente
della Commissione ambiente,
Peppe Stasolla, e al dirigente
il settore Ecologia e
Ambiente, Antonio Ruggieri.
Semaforo rosso per il
compost codificato con il
numero 190503 e ulteriori
controlli per il 191212, rifiuti
tutti targati Campania
(Giugliano, Tufino e Caivano)
che venivano regolarmente
conferiti nel sito
Italcave «ma l’ordinanza ha
valore per tutte le discariche
del territorio provinciale a
scanso di equivoci», ha aggiunto
Florido.
Dunque, la causa del cattivo
odore che da troppo tempo
accompagna le giornate degli
stattesi sarebbe prodotto
dal compost 190503 nel quale
i rilievi dell’Arpa Taranto
hanno individuato un forte
stabellamento degli indici
(3600 mg/l rispetto al valore
massimo fissato in 80) e la
presenza di un elevato contenuto
di materiale organico
biodegradabile non stabilizzato.
«Indice - ha spiegato Florido
- della presenza di materiale
in putrefazione. Di qui la
forte puzza che ha assillato i
cittadini di Statte».
Ma l’attenzione della Provincia
è puntata anche su di
un altro tipo di rifiuto, a
frazione secca, tipizzato col
numero 191212 «per il quale
è stato rilevato uno stabellamento
dei valori, seppure
minimo. In questo caso - ha
fatto notare Florido - abbiamo
richiesto ulteriori accertamenti
proprio perchè la
differenza tabellare è tollerabile:
88,95 mg/l rispetto
al valore massimo di
80mg/l».
Insomma, per i cittadini di
Statte ieri è arrivata una
buona notizia. Il blocco del
conferimento di questo tipo
di compost è già operativo e
resterà in vigore fino al 31
dicembre.
«Il nostro non vuol essere un
provvedimento punitivo nei
confronti dell’impresa e dell’imprenditore.
Vogliamo
soltanto il rispetto della legge
», ha aggiunto il presidente
della Provincia che ha
poi spiegato che il termine
fissato per fine anno si giustifica
«per gli ulteriori accertamenti
che andranno fatti
nelle discariche» e perchè
«dal prossimo 1° gennaio
diventa obbligatoria l’inertizzazione
del rifiuto per cui
tutti, ma proprio tutti, dovranno
essere in regola».
Trasuda orgoglio da tutti i
pori, il presidente della Provincia,
per un provvedimento
«preso in punta di diritto e
che rafforza la democrazia
nel momento in cui sancisce
che viene prima il cittadino
degli interessi personali».
L’ordinanza, contro la quale
si può proporre ricorso giurisdizionale
al Tar Puglia e
ricorso straordinario al Capo
dello Stato, è stata notificata
alle aziende e agli enti interessati
al provvedimento
ed è stata trasmessa alla
Procura della Repubblica.
«La prossima settimana - ha
poi concluso Florido - partiranno
controlli in tutte le
discariche provinciali».

Pierpaolo D’Auria

pierpaolo.dauria@corgiorno.it

Note: Titolazione a cura di Tarantosociale. Informazioni tratte dal Corriere del Giorno di oggi.
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