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Il soprintendente per la Puglia, Giuseppe Andreassi

«Bentornato Museo, adesso visitatelo...»

Dal soprintendente archeologo per la Puglia, Giuseppe Andreassi, riceviamo e pubblichiamo questa nota. Il MARTA’, come molti altri musei statali anche pugliesi, dovrebbe aprire al pubblico col solito orario 8.30 - 19.30 anche nei giorni di Natale 2007 e di Capodanno 2008
23 dicembre 2007
Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno

Museo Archeologico Internazionale di Taranto. Dopo un lavoro collettivo durato anni (e destinato a proseguire), dopo un impegno concentrato di mesi, e dopo settimane di spasmodica tensione, con l’apertura al pubblico di una prima Sezione del Museo Nazionale Archeologico di Taranto crediamo di aver contribuito, grazie all’aiuto di tanti operatori, colleghi ed amici interni ed esterni alla nostra Soprintendenza, a dischiudere prospettive concrete di crescita e di ottimismo per la città di Taranto, per il territorio ionico e per tutta la Puglia, ma anche per un’Amministrazione dei beni culturali oggi particolarmente incerta sul proprio futuro.

Certo devo riconoscere alcuni inconvenienti che si sono purtroppo verificati a margine della cerimonia inaugurale di giovedì 20 dicembre, rammaricandomi delle difficoltà che il numerosissimo pubblico ha incontrato per accedere al Museo, e scusandomi per le posizioni non sempre confacenti al ruolo che vari, autorevoli ospiti si sono trovati ad occupare in platea o al microfono, o addirittura per l’impossibilità incontrata da alcuni fra loro di accedere alle sale al piano terra.

Come spesso accade in situazioni di tale complessità, abbiamo dovuto mediare fra diritti e doveri, fra ragioni della sicurezza e senso dell’ospitalità, cambiando più volte «in corsa», fino all’ultimo minuto, il programma complessivo e la stessa composizione del tavolo dei relatori. Non sarà inoltre superfluo ricordare che, come spesso accade, fino a pochi minuti prima dell’orario fatidico le operazioni di rifinitura erano ancora in corso, così come non va dimenticato il gran numero di referenti, per le diverse funzioni, che hanno operato in contemporanea fino agli ultimi attimi, con grave pregiudizio per il loro migliore coordinamento. Spero che tutti coloro che sono stati con noi in quel giorno di grande festa, ma anche coloro che non hanno potuto prendervi parte, comprendano le difficoltà degli organizzatori e cerchino ogni prossima occasione per fruire di una visita svolta in più tempo e con migliore accoglienza.

Al di là di qualche isolata intemperanza, devo in ogni caso ringraziare sentitamente per lo spazio datoci e per la professionalità dimostrata tutti i rappresentanti degli organi d’informazione, a partire da chi ha accettato di moderare la non facile cerimonia e da chi si è assunto l’onere di coordinare lunghe e complesse dirette televisive. A tutti loro, vorrei però raccomandare l’impegno di continuare a tenere alto l’interesse dell’opinione pubblica sul nostro amato MARTA’.

Passando a venerdì 21, primo giorno di apertura al pubblico del nuovo Museo, vi sono entrati, fra le 8.30 e le 19, 102 visitatori, di cui 36 paganti a tariffa intera e 14 a tariffa ridotta: un numero in assoluto soddisfacente, ma certo inferiore a quello che avremmo sperato per la novità che si rendeva disponibile dopo anni di mancanza di un qualcosa (il Museo) che veniva descritto come un’esigenza primaria negata ai cittadini di Taranto.

Mi piace sperare che in questi giorni prenatalizi ci siano troppi e ben altri impegni da onorare per cui il test del giorno di apertura potrebbe risultare falsato per difetto. Ma in ogni caso desidero rinnovare, soprattutto ai cittadini di Taranto e della Puglia, l’invito a venire numerosi al MARTA’.

Potrete in ogni caso accedere da via Cavour 10 al piano terra del Museo senza per questo pagare nessun tipo di biglietto. Potrete così valutare le nuove pregevoli soluzioni architettoniche accostate al chiostro d’impronta settecentesca finalmente liberato dalle funzioni di magazzino archeologico;
potrete così conoscere i primi reperti che anticipano l’esposizione, e potrete dirci la vostra impressione di fronte alla nuovissima gigantesca scultura in resina bronzata, calco rigoroso di un reperto in marmo che si trova esposto al primo piano e che abbiamo realizzato per dare un’idea della statua colossale di Eracle seduto che il grandissimo scultore greco Lisippo aveva eretto sull’acropoli di Taranto alla fine del IV secolo a.C., mentre un’altra gigantesca statua, ma di Zeus, era stata da lui plasmata per essere posta nell’agorà cittadina.

Se avete già compiuto i 18 anni o non avete superato i 65, per accedere al piano dell’esposizione dovrete pagare un biglietto di 5 euro (o solo di 2,50 se siete giovani fino ai 25 anni o insegnanti delle scuole secondarie). Ma crediamo che ne valga la pena, per provare nuove emozioni o fare nuove esperienze conoscitive sull’arte e la cultura di Taranto fra il IV secolo a.C. ed il II dopo Cristo, leggendo testi e didascalie in italiano e in inglese o fruendo di numerosi supporti multimediali.

Per finire, una riflessione sulle molte iniziative che dal 2001 abbiamo realizzato negli spazi a piano terra del Museo, già allora ristrutturati e agibili, con mostre, convegni e conferenze direttamente progettate e realizzate dalla Soprintendenza, ma anche dando ospitalità (a nullo o bassissimo costo) a proposte culturali che ci venivano soprattutto (ma non solo) dal Comune, dalla Provincia e dall’Associazione Amici dei Musei, contribuendo così fortemente a risolvere la carenza di spazi e personale di vigilanza di cui soffrivano e soffrono gli altri enti.

Come ho avuto modo di affermare in chiusura del mio intervento alla cerimonia inaugurale del MARTA’, vorremmo che esso diventi sempre di più un «luogo degli incontri» con riferimento non solo ai temi archeologici, ma in genere alla cultura e al territorio di Taranto, della provincia ionica e della regione.

Giuseppe Andreassi
Soprintendente per i beni archeologici della Puglia

Lettera aperta al Ministro Rutelli: Ci riporti la Persefone Gaia

Le Persefone Gaia. La statua ora campeggia, solenne, in una sala del Pergamonmuseum di Stato di Berlino Una lettera aperta a cura di Vittorio del Piano, firmata da numerosi autorevoli personaggi, tarantini e non, è stata inviata al ministro per i Beni culturali, Francesco Rutelli, sul ritorno della Persefone Gaia. Come anticipato dal “Corriere” il ministro ha dato la propria disponibilità a portare a Taranto, in esposizione permanente, la statua, ma i firmatari della lettera chiedono che essa sia restituita definitivamente al nostro museo.

Questa in sintesi la lettera:

“Desideriamo innanzi tutto ringraziarLa per essere riuscito ad ottenere la restituzione delle importanti opere archeologiche ed artistiche del nostro Paese, attualmente esposte nelle sale del Quirinale.

Ci attendiamo però che Lei voglia dedicarsi con uguale impegno e con la stessa tenacia, per il ritorno in Italia (nella nostra Città) della statua di Culto della "Dea In Trono Di Taranto" (VI-V sec.a.C.) stile severo; un marmo magno greco monolitico del peso di 11 quintali circa, conosciuta anche come "La Persefone Gaia".

La statua cultuale è opera legata ai misteriosi Riti Eleusini, ed è di un inestimabile valore artistico oltre che storico. La scultura fu trovata a Taranto durante uno scavo (1912) fu portata prima a Eboli, e successivamente, a seguito di un imbarco (nottetempo), raggiunse clandestinamente la Francia. Poi, alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, fu posta in vendita a mezzo asta pubblica sul mercato clandestino in Svizzera: il più cospicuo sottoscrittore fu l’Imperatore di Germania, Kaiser Guglielmo II, con una cifra elevatissima (e si era già in guerra!). La statua ora campeggia, solenne, in una sala del Pergamonmuseum di Stato di Berlino.

Della questione è stato interessato recentemente (dopo gli ultimi due predecessori), il nostro attuale presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al quale è stata inviata una lettera Oggi ancor più incoraggiati dal Suo grande successo, ci rivolgiamo a lei quale ministro ai Beni Culturali e alle Cultura e vice presidente del Consiglio dei ministri, affinché faccia tutto quanto è possibile per il ritorno di Persefone all’Italia e a Taranto, nel suo più congeniale contesto storico e paesaggistico. Appare, tale rientro, anche di fondamentale importanza per dare fiducia e speranza a tutte le nostre attività e istituzioni cittadine. Noi, da parte nostra, stia pur sicuro, faremo la nostra parte per sostenerLa in tutti i modi per l’azione che andrà a svolgere in tal senso. Confidiamo che questa nostra istanza abbia esito positivo".

Note: P.S. Anche se intempestiva, una piacevole sorpresa ci è giunta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali proprio in concomitanza con la riapertura del Museo, quando già avevamo divulgato anche alla stampa i suoi orari di apertura e avevamo già annunciato la tradizionale chiusura nelle giornate di Natale e Capodanno. Attraverso risorse finanziarie recuperate in extremis per compensare il personale disponibile ad impegnarsi in questi particolari giorni festivi, il MARTA’, come molti altri musei statali anche pugliesi, dovrebbe aprire al pubblico col solito orario 8.30 -19.30 anche nei giorni di Natale 2007 e di Capodanno 2008. E’ comunque consigliabile una telefonata allo 099.4532112 per averne conferma

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