Ancora pochi gli stranieri, ma molti i contatti. I visitatori del museo archeologico di Taranto superano la quota 8000. Sono tanti i biglietti staccati in questo primo mese dalla riapertura della sede storica, in via Cavour, rimasta chiusa al pubblico negli ultimi sette anni per i lavori che hanno interessato il primo piano.
19 gennaio 2008 - Anna Fornaro
Un filo lega Taranto con la mostra in corso al Quirinale
Quasi contemporaneamente, due eventi culturali di rilievo, uno locale, la riapertura a Taranto, del Museo Archeologico Nazionale e l’altro a Roma, l’inaugurazione della mostra "Nostoi. Capolavori ritrovati," hanno dato il segno tangibile di un cambiamento di rotta nella valorizzazione dei beni culturali.
17 gennaio 2008 - Maddalena Girelli Renzulli
Il soprintendente per la Puglia, Giuseppe Andreassi
Dal soprintendente archeologo per la Puglia, Giuseppe Andreassi, riceviamo e pubblichiamo questa nota. Il MARTA’, come molti altri musei statali anche pugliesi, dovrebbe aprire al pubblico col solito orario 8.30 - 19.30 anche nei giorni di Natale 2007 e di Capodanno 2008
23 dicembre 2007
Luci d’effetto, colori accoglienti e spazi aperti creano uno stretto legame tra opera e spettatore
Il cuore del libro è un messagggio semplice: non basta dire “no” alla guerra, serve praticare una via diversa. Una via che parta dalla lezione di Gandhi: la nonviolenza come atto costruttivo e non solo oppositivo. Una via seguita dalla Comunità dell’Arca, fondata da Lanza del Vasto.
Quel 1982 era l'alba dell'alfabetizzazione informatica in Italia, in un contesto di grande curiosità verso le nuove tecnologie. L'iniziativa dell'ARCI di Taranto rappresentò un tentativo di abbinare la conoscenza dei computer a una riflessione critica sul ruolo dell'informatica nella società.
L’ingombrante presenza Usa, la dichiarazione dello stato d’assedio a poche ore dal voto, la forza dei gruppi di pressione appartenenti all’oligarchia e ai settori più oltranzisti del cattolicesimo hanno consegnato una dubbia vittoria a Daniel Noboa nel ballottaggio del 13 aprile scorso.
Il 2 aprile 2025, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione “sull’attuazione della politica di sicurezza e di difesa comune – relazione annuale 2024”. C'è da aver paura.
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