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L'iniziativa ambientale

Inquinamento, si apre il fronte dell'Eni Stefàno: l'azienda risarcisca i tarantini

Mandato della giunta comunale all'ufficio legale: vogliamo risorse economiche per difendere la città
7 settembre 2010
Cesare Bechis
Fonte: Corriere del Mezzogiorno - 07 settembre 2010

L’Eni sarà chiamata a risarcire i cittadini di Taranto per l’inquinamento prodotto dalla raffineria che si affaccia sulla rada di mar Grande. Nello stesso tempo, Altamarea sollecita ancora una volta i Comuni di Taranto e Statte e la Provincia a non far scadere i termini per l’azione giudiziaria di risarcimento danni nei confronti dell’Ilva. Il secondo fronte della questione ambientale lo ha aperto ieri mattina il sindaco di Taranto durante un incontro con gli assessori. Ippazio Stefàno ha chiesto che nella prossima seduta, al massimo entro due giorni, la giunta elabori un documento con il quale chiedere all’Eni di risarcire la città per i danni procurati dalle sostanze emesse in atmosfera durante le attività produttive. Ezio Stefàno, Sindaco di Taranto

Gli uffici del Comune, tecnici e legali, dovranno verificare se esiste questa possibilità sulla scorta delle dichiarazioni fatte proprio dall’azienda petrolifera di Stato quando ha ammesso la diffusione di elementi inquinanti per motivare la nuova centrale elettrica da alimentare con combustibili non più inquinanti. L’amministrazione Stefàno, quindi, potrebbe aprire un contenzioso con Eni che, nel frattempo, ha risposto alle sollecitazioni della Regione ed è pronta a potenziare gli strumenti per monitorare gli elementi dannosi, mentre il 24 ottobre scade il termine per chiedere a Riva, già condannato in via definitiva per inquinamento, il risarcimento danni. Altamarea, coordinamento di associazioni e cittadini, ha inviato sei lettere raccomandate ai sindaci e ai dirigenti comunali ricordando che la prescrizione scatta alla fine di ottobre. C’è ancora tempo per interromperla purchè i Comuni di Taranto e Statte e la Provincia assumano l’iniziativa. Altamarea preannuncia che, in caso contrario, avvierà nei confronti degli amministratori un «giudizio di responsabilità amministrativa e contabile» alla Corte dei conti e un’azione penale «per eventuali reati che la procura dovesse ravvisare».

Ieri mattina, inoltre, la giunta ha deciso di elencare le priorità su cui concentrare il lavoro nelle prossime settimane. Si tratta di interventi che mirano a utilizzare finanziamenti già esistenti e a economizzare sui fitti passivi. Sarà accelerato il trasferimento di molti uffici comunali da via Plinio, il cui fitto costa ottocentomila euro l’anno, a via Anfiteatro; si tratta poi di realizzare la nuova caserma della polizia municipale nell’ex scuola elementare «Costa» di proprietà comunale; di completare Palazzo Pantaleo e di realizzare il laboratorio biomarino per tartarughe, con i finanziamenti Por tutti recuperati; di intervenire su Palazzo Troilo e Palazzo Carducci e, infine, sul progetto di finanza dell’ex cinema Fusco.

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