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Uno dei due operai coinvolti è ferito grave

Incidente sul lavoro all'Ilva di Taranto

Stavano gonfiando un pneumatico, poi è esploso. Il referto: trauma guanciale e prognosi riservata
29 marzo 2011
Cesare Bechis
Fonte: Corriere del MezzoGiorno.it - 29 marzo 2011

 

TARANTO - Nuovo incidente sul lavoro, ieri mattina, nello stabilimento siderurgico di Taranto con gravi conseguenze per uno dei due operai di una ditta dell’appalto Ilva. Antonio Napoletano, originario di Napoli e residente a Lido Azzurro, ha subito un trauma cranio-facciale con ferite lacero contuse che ha richiesto un intervento chirurgico ed è ora ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Neurochirurgia dell’ospedale Santissima Annunziata. L’altro, il meccanico Giuseppe Chirico, ha riportato invece la frattura scomposta dell’avambraccio sinistro con ferite lacero contuse multiple alla mano sinistra e una prognosi, secondo la prima valutazione, superiore ai quaranta giorni. È stato ingessato ed è ricoverato.

Erano le 7.45 di ieri mattina quando i due dipendenti della ditta Itas, di San Giorgio ionico, hanno avviato nell’officina meccanica le operazioni di gonfiaggio del pneumatico di una gru semovente. All’improvviso la camera d’aria è scoppiata proiettando addosso ai due lavoratori anche il cerchio di metallo che la reggeva. Napoletano è stato sbalzato di cinque metri più in là ed è finito sotto un tavolo di lavoro riportando gravi ferite. Immediatamente sono intervenuti i compagni di lavoro e i sanitari della direzione medica dello stabilimento che hanno prestato le prime cure disponendo il trasferimento del ferito all’ospedale Santissima Annunziata. L’operaio è apparso subito in condizioni molto serie. Giuseppe Chirico è stato dapprima curato in infermeria e trasferito in seguito all’ospedale cittadino. Pochi minuti dopo, sul luogo dell’incidente, è intervenuto Nando Severini, dell’ispettorato del lavoro, che ha ricostruito l’incidente e ha posto sotto sequestro il pneumatico, il manometro e il cerchione.

Il pubblico ministero di turno, Enzo Petrocelli, ha aperto un fascicolo sull’accaduto per definire eventuali responsabilità e individuare possibili reati. Un’inchiesta interna è stata invece affidata al Servizio prevenzione e protezione dell’Ilva. C’è da aggiungere che la ruota esplosa era stata riparata da pochi giorni da una ditta esterna ed era la prima volta che veniva riutilizzata dopo il periodo di stop. I due lavoratori stavano regolando la pressione con una manovra di gonfiaggio quando il pneumatico è esploso. «Il numero di incidenti nello stabilimento è diminuito — ha però sottolineato Cosimo Panarelli, della Fim-Cisl — sono due anni che non se ne verificano di mortali. Gli ultimi risalgono al 2008 e videro coinvolti lavoratori non dipendenti direttamente dall’Ilva. L’attenzione del sindacato è sempre molto alta in questo campo, con riferimento sia ai dipendenti diretti che dell’appalto, perché l’incolumità dei lavoratori sul posto di lavoro è uno degli aspetti più importanti da salvaguardare e tutti lavoriamo per tenere sotto controllo la situazione».

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