La Coordinadora Nacional de Resistencia Popular si oppone alla ratificazione del TLC con gli Stati Uniti e riafferma la libertà dei popoli di decidere il loro destino
il 2004 sara' un anno decisivo per l'attuzione dell' ALCA che gli USA tentano di imporre a tutti i paesi del continente e per il governo brasiliano che dovra' definire la sua veritiera posizione rispetto a questo tentativo
Nell'incontro dell' Avana si sono fatti passi avanti nella lotta contro l'ALCA. Tutti i presenti hanno convenuto che solamente le mobilitazioni massive e simultanee permettera' di rafforzare la lotta e sconfiggere il progetto imposto dall'ALCA
per i commentatori brasiliani la realizzazione dell' ALCA ha un orizzonte morto e non solo per colpa degli USA, ma anche perche' il Brasile non offe nulla per ottenere maggiore accesso al mercato nordamricano
Pronunciamento pubblico fatto in occasione delle manifestazioni popolari di protesta del 5 febbraio della Coordinadora Nacional e Centro Occidental de Resistencia Popular
5 febbraio 2004 - Coordinadora Nacional de Resistencia Popular
Dopo le grandi manifestazioni di agosto e ottobre 2003, nuovi blocchi stradali, marce e comizi.
Organizzazioni popolari, indigene, contadine, sindacali e studentesche da oggi in strada per protestare contro le politiche neo-liberali del governo di Ricardo Maduro e costruire un paese che difenda i diritti della sua gente.
Il Male che si è impadronito del mondo genera un dolore insopportabile e sembra realmente invincibile. Socialismo, comunismo, cristianesimo, attivismo, associazionismo, sindacalismo, per molti/e sono stati una maschera dietro la quale hanno nascosto le loro ansie di protagonismo e di potere.
Per il legale dell'ente, dalla lunga istruttoria “è emersa senza ombra di dubbio la sciagurata gestione dello stabilimento Ilva di Taranto che per anni, nella piena consapevolezza dei suoi amministratori e dirigenti, ha riversato nell’aria/ambiente sostanze nocive per la salute umana".
24 febbraio 2021 - AGI (Agenzia Giornalistica Italia)
Legamjonici contro l’inquinamento, una delle associazioni ambientaliste di Taranto, ha trasmesso al comitato dei ministri del Consiglio d’Europa la sentenza dello scorso 13 febbraio del Tar di Lecce che ordina ad ArcelorMittal di spegnere gli impianti inquinanti.
25 febbraio 2021 - AGI (Agenzia Giornalistica Italia)
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