aristide

5 Articoli
  • Gli USA continuano a mettere in pericolo Haiti.

    Se queste elezioni andranno avanti,sarà come fare un balzo indietro ai tempi in cui gli Stati Uniti erano in grado di destabilizzare, rovesciare e rimpiazzare un governo eletto che non gli piaceva.
    18 dicembre 2005 - Marc Weisbrot
  • Haiti: la delegazione USA in Centrafrica ha incontrato Aristide: nuove rivelazione su golpe

    La delegazione e' riuscita ha incontrare due volte Aristide e dopo il primo incontro c'e' stata la conferenza stampa. Sia l'incontro che la conferenza hanno rappresentato un rilevante cambiamento rispetto al giorno prima e certamente la pressione internazionale seguito all'articolo di Answer in cui si denunciava l'impossibilita' di Aristide di avere contatti con l' estero ha smosso le acque
    9 marzo 2004 - Answer trad. Michele Mazza
  • Haiti: delegazione USA in Centrafrica non e' riuscita a parlare con Aristide, tenuto segregato in un palazzo governativo

    La delegazione formata da K. Ives del Haiti Support Network , J. Stevens e S. Flouders del'International Action Center in rappresentanza di Ramsey Clark si e' recata al palazzo del Rinascimento dove e' alloggiato Aristide, ma sono stati fermati al portone da un rappresentante del ministero della difesa che ha comunicato loro come non fosse permesso ad Aristide ricevere visite, ne telefonate.
    8 marzo 2004 - Answer trad. Michele Mazza
  • Haiti: un paese nel caos e ritratto di Aristide

    La parabola di Aristide, l'ex esponente della teologia della liberazione, prima speranza per il suo popolo ed ora sul punto di lasciare il potere definitivamente senza lasciare rimpianti tra gli haitiani che non credono piu' in lui
    24 febbraio 2004 - Guido Piccoli
  • Haiti: Crece presión ciudadana por la dimisión de Aristide

    Le dimissioni di Aristide sono un elemento essenziale per risolvere la grave crisi haitiana
    29 gennaio 2004 - ALAI, América Latina en Movimiento

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Dal sito

  • Taranto Sociale
    L'unguento che lenisce le affezioni delle vie respiratorie con un tocco di polveri sottili e benzene

    Il balsamo d’acciaio che tutela l’ambiente

    I 400 milioni che erano destinati alla tutela ambientale e alla bonifica delle aree contaminate vengono dirottati per sostenere la produzione dell’ILVA. Il DDL 1359 evidenzia che "il rischio chiusura dello stabilimento sia quello più rilevante e significativo anche dal punto di vista ambientale".
    13 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti
  • Conflitti
    Sulla stampa ucraina si parla già di "tradimento"

    La NATO sull'orlo di una crisi di nervi

    Le iniziative di Trump stanno generando nervosismo e malumore tra coloro che speravano in una vittoria militare dell'Ucraina e nel suo ingresso nella NATO. La prospettiva di negoziati che potrebbero comportare concessioni significative alla Russia è vista come una minaccia.
    13 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti
  • Editoriale
    Trasferiti fondi dalle bonifiche ambientali alla produzione di acciaio ILVA

    Grazie Meloni!

    Da Vicks VapoRub a ILVA VapoRub, il nuovo unguento per uso inalatorio è pronto per tutti i bambini di Taranto. Il governo stanzia 400 milioni per questo trattamento balsamico nelle affezioni delle vie respiratorie. La motivazione è che chiudere l'ILVA provocherebbe un "rilevante rischio ambientale".
    12 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti
  • Ecologia
    Comunicato stampa di PeaceLink sulla sottrazione di 400 milioni di euro alle bonifiche

    "Includere i lavoratori ILVA nella valutazione del danno sanitario"

    Il decreto è in contrasto con il principio “chi inquina paga”, destinando a finalità produttive fondi per la decontaminazione di terreni e falde. Occorre poi dare all'ISS l'ultima parola nella Valutazione di Impatto Sanitario e includere i lavoratori ILVA nella verifica dei danni alla salute.
    11 febbraio 2025 - Redazione PeaceLink
  • Conflitti
    Si è svolta il 9 febbraio a Milano

    Denunce e proposte dalla manifestazione per la pace in Congo

    La guerra in Nord Kivu ha già fatto in pochi giorni almeno 3.000 morti secondo stime Onu. Occorrono fatti: «L’Ue deve cancellare il protocollo d’intesa sulle materie prime critiche firmato nel 2024 con il Ruanda», un paese che nel sottosuolo non ha queste risorse e le estrae in Congo illecitamente.
    11 febbraio 2025 - Marinella Correggia
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