PRESSENZA- International Press Agency- e AZIONE NONVIOLENTA, Rivista fondata da Aldo Capitini nel 1964, pubblicano la recensione al libro di Duccio Facchini, Michele Sasso, Francesco Vignarca: "Armi, un affare di Stato. Soldi, interessi, scenari di un business miliardario" Editore Chiarelettere, Milano 2012
7 novembre 2012 - Laura Tussi
Contro il nucleare e contro la privatizzazione dell'acqua per opporsi alla logica del potere.
Vari movimenti attivi per la pace e la nonviolenza e alcuni istituti di ricerca per la pace si oppongono con il digiuno e con azioni nonviolente a una società oligarchica e militarizzata, esposta a rischi inaccettabili, nell’interesse di poche caste potenti dei signori dell’atomo, del petrolio e del complesso militare-industriale.
10 giugno 2011 - Laura Tussi
Tutti noi vogliamo che i diritti fondamentali siano garantiti per ogni persona.
Il Centro Studi Sereno Regis di Torino e tutti gli Istituti di Ricerca e i movimenti attivi per la pace e la Nonviolenza si oppongono con il digiuno, con l'astensione dalla parola, con l'Azione Nonviolenta, ad una società oligarchica e militarizzata, consegnata a rischi inaccettabili, nell'interesse di poche caste potenti dei signori dell'atomo e del petrolio.
La sentenza parla di "cornice piduista" in una "prospettiva politica atlantista". Oltre al ruolo di Licio Gelli nella strage emerge infatti quello di Federico Umberto D’Amato, amico di Cossiga e affiliato alla P2, e già rappresentante del Ministro dell’Interno nel Comitato di Sicurezza della Nato.
Il rapporto è stato pubblicato nel 2010 ma è rimasto ampiamente ignorato perché scomodo. Redatto dall’Alto Commissariato ONU per i Diritti Umani, il rapporto descrive violenze estreme documentate con testimonianze e indagini indipendenti. Ma il governo del Ruanda lo ha contestato.
Sulla base di ricerche estremamente dettagliate il libro conclude che ci furono gruppi armati di manifestanti del Maidan che occuparono postazioni da cui partirono i proiettili che colpirono sia i manifestanti sia i poliziotti.
La Commissione Europea, di fronte alle difficoltà di finanziare la ricostruzione e la difesa ucraina, vorrebbe usare i beni russi attualmente congelati in Belgio. Ma il premier belga Bart De Wever frena, e così anche la Banca Centrale Europea. Vediamo perché.
L'AIA è stata impugnata davanti al Tribunale Amministrativo Regionale di Lecce. Nel dettaglio, l’AIA è stata impugnata con riferimento a sei profili di illegittimità. Per la prima volta è stata eccepita anche la questione di legittimità costituzionale dei “decreti salva Ilva”.
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