Probabilmente molti avvertono che - nonostante le parole di Bush - la guerra non è finita: siamo solo in una fase di stasi. Cosa accadrà quando gli irakeni diranno con sempre maggiore insistenza che non vogliono più l'occupazione americana? Viviamo una fase di incertezza generale, sia noi pacifisti, sia Bush. Per questo occorre che le bandiere mettano radici e che dall'emozione antiguerra si passi alla cultura della pace, creando luoghi di incontro e di comunicazione permanente, scuole di formazione e di autoformazione. Occorre mantenere i contatti con tutti coloro che hanno esposto le bandiere. L'Irak potrebbe esplodere presto.
Nuovo record per il GF. Otto milioni seguono le imprese di Pasquale e compagni, sei milioni l'approfondimento dedicato al conflitto in Iraq. E'colpa della paura o della guerra-spettacolo?
Il “capitalismo narco-militare” reprime ed è funzionale all’estrema destra che vuol imporre un governo autoritario al più grande paese dell’America latina
Associazioni e singoli stanno chiedendo alle procure di Brescia e di Pordenone trasparenza sulla presenza di ordigni nucleari presso le basi di Ghedi e Aviano. L'8 dicembre a Pordenone un convegno con tecnici, scienziati, giuristi e attivisti aperto a tutta la cittadinanza
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