I lavoratori dell'ILVA di Taranto sono ottomila e non diciottomila
I dati veri ci sono, e sono ben diversi. Acciaierie d’Italia, la società che gestisce lo stabilimento, ha dichiarato 8.178 occupati a Taranto nel 2022. Non diciottomila.
È lecito chiedersi: come è possibile che in una vertenza così cruciale per il futuro della città e dell’acciaio italiano, vengano lanciati numeri a casaccio e privi di riscontri? La credibilità di chi siede ai tavoli istituzionali passa anche dalla capacità di fornire dati attendibili. Se non si conosce nemmeno l’ordine di grandezza degli occupati, come si può discutere seriamente di esuberi e di piani industriali?
Il sospetto è che a Roma, troppo spesso, si parli con grande approssimazione: tavoli fumosi, dichiarazioni di principio, slogan privi della concretezza dei numeri.
Ma senza numeri veri, senza basi conoscitive solide, ogni discussione rischia di trasformarsi in una rappresentazione soggettiva, lontana dalla realtà delle famiglie e delle persone che a Taranto vivono questa crisi.
A Genova gli occupati sono 980.
A Novi Ligure sono 625.
Gli altri dati li trovate nella tabella tratta dal rapporto di sostenibilità 2022 curato da Acciaierie d'Italia.
Ci proponiamo come PeaceLink di fare un po' di chiarezza, per evitare che i numeri vengano sparati sempre più a casaccio all'interno dell'informazione su una crisi che sembra ormai fuori controllo.
Tuttavia sono recentemente emersi dati più aggiornati e recenti su Acciaierie d’Italia in AS: "Al 31 gennaio 2025, la società conta 9773 dipendenti (6576 operai, 2248 tra quadri e impiegati e 949 equiparati) di cui 7964 soltanto a Taranto". (Corriere di Taranto, 4 febbraio 2025).
Allegati
Bilancio di Sostenibilità 2022 di Acciaierie d'Italia
Acciaierie d'Italia21827 Kb - Formato pdfIn questo documento vi sono i dati occupazionali disaggregati
Articoli correlati
- Le dichiarazioni di Alessandro Marescotti, presidente di PeaceLink
"Il verbale d'intesa sull'ILVA? Sono 876 parole che non cambiano nulla"
“Quella firmata ieri è stata una sapiente operazione pubblicitaria confezionata da esperti di comunicazione, ma che non avvita neanche un bullone del nuovo stabilimento decarbonizzato. È una bolla di convinzioni, una sorta di atto di fede in attesa di un Salvatore che forse non arriverà mai”.13 agosto 2025 - Giovanni Pugliese - E' stata consegnata una lettera al Prefetto di Taranto
ILVA, conferenza stampa delle associazioni sul ricorso al TAR per impugnare l'AIA
Oggi Giustizia per Taranto e PeaceLink hanno annunciato ufficialmente il proprio ricorso contro la nuova Autorizzazione Integrata ambientale che autorizza l'uso del carbone per altri 12 anni a Taranto. Raccolti in 48 ore oltre cinquemila euro per pagare le spese del ricorso.12 agosto 2025 - Redazione PeaceLink - Lettera a PeaceLink dal quartiere Tamburi
Non possiamo più tollerare che Taranto venga trattata come una zona sacrificabile
Vi chiedo, come associazione storicamente impegnata nella difesa dell’ambiente e della salute, di:Intensificare la pressione pubblica e legale sulle autorità italiane affinché siano sospese tutte le attività industriali incompatibili con la tutela ambientale e sanitaria.28 luglio 2025 - Giovanni Russo - Impietosi i dati che emergono dall’analisi delle emissioni inquinanti convogliate dai camini ILVA
Più inquinamento da qui al 2031 con l’Accordo di Programma per l’ILVA
Gli stessi dati ufficiali dell’Accordo di Programma smentiscono la narrazione secondo cui saremmo a non passo dalla svolta green dell’ILVA. Per sei anni avremmo un aumento dell’inquinamento, con rischi sanitari non calcolati per bambini e soggetti fragili.28 luglio 2025 - Alessandro Marescotti
Sociale.network