Il suo richiamo alla ‘rivoluzione dello spirito’ e della mente risponde molto bene al nostro modo di intendere il contributo che ognuno dei milioni di nessuno di cui ci onoriamo di far parte può dare al cambiamento in atto
Il popolo birmano sta scrivendo un importante capitolo di storia, intriso di coraggio e profezia, mentre l’informazione segue a singhiozzi e con grandi buchi neri le sorti di persone e Paesi.
La presentazione del libro si terra’ a Roma il 13 dicembre presso la Sala Conferenze Stampa Estera in Via dell’Umilita’ 83/c - con la presenza di Mariella Gramaglia Assessore alle pari opportunita’ del comune di Roma, Savino Pezzotta pres. del CIR e Gianni Vernetti, sotto segretario agli esteri -
11 dicembre 2006 - Cecilia Brighi
In Birmania (o Myanmar) una donna lotta per la libertà del suo popolo
Suu Kyi e il suo partito, la Lega nazionale per la democrazia, avevano ottenuto l’82 per cento dei seggi alle elezioni del 1990 (392 seggi su 485) ma i generali al potere si rifiutano di rispettare la volontà della nazione. Suu Kyi è stata privata della libertà - in prigione o agli arresti domiciliari - dieci degli ultimi sedici anni. Anche il gruppo petrolifero Total è sotto accusa per violazione dei diritti umani in Birmania.
riceviamo e diffondiamo il seguente appello promosso da Assistenza Birmania
(per contatti: assistenzabirmania at hotmail.com). Aung San Suu Kyi , figlia di
Aung San (il leader indipendentista birmano assassinato a 32 anni), e' la
leader nonviolenta del movimento democratico in Myanmar (Birmania) ed ha
subito - e subisce tuttora - dure persecuzioni da parte della dittatura
militare; nel 1991 le e' stato conferito il premio Nobel per la pace. Opere
di Aung San Suu Kyi: Libera dalla paura, Sperling & Kupfer, 1996, 1998]
Il vento di Peacelink è nato nel 1991 da un gruppo di visionari con l’idea che la conoscenza dovesse essere libera e che l’informazione potesse diventare arma di riscatto. Erano anni difficili: pochi mezzi, qualche computer, e tanta ostinazione.
Il ministro Urso, dopo aver parlato del "forno a freddo" per l'ILVA, ha poi annunciato erroneamente la "piena decarbonizzazione": gas al posto del carbone. Però per la scienza la "decarbonizzazione" non è l'eliminazione del "carbone" ma del "carbonio", elemento presente anche nel metano.
Si è parlato di 18 mila lavoratori, un numero inventato che stride con le fonti ufficiali. I dati veri sono ben diversi. Acciaierie d’Italia gestisce lo stabilimento e ha dichiarato 8.178 occupati a Taranto nel 2022. Ma se non si conoscono gli occupati come si possono stimare gli esuberi?
Nel primo turno del 17 agosto scorso, i due candidati di sinistra raccolgono briciole a causa di un vero e proprio suicidio politico del Mas, frammentato a causa di una sempre più inspiegabile guerra senza quartiere tra evismo e arcismo
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