Il trattato ONU TPAN per la proibizione delle armi nucleari il 22 gennaio 2021 entra in vigore, anche se ha dei limiti perché non è stato ancora né firmato, né ratificato da nessuno dei paesi che detengono l’arma nucleare
17 gennaio 2021 - Laura Tussi
I sauditi stanno sterminando il popolo yemenita usando bombe italiane: ora basta.
Mercoledì prossimo, 27 febbraio, ore 11, in piazza San Silvestro a Roma, ci sarà una Conferenza Stampa per denunciare i ministri che continuano ad autorizzare l'export di armi all'Arabia Saudita. Verrà anche annunciata una mozione del deputato LeU Stefano Fassina per bloccare le armi ai sauditi.
Il bombardamento di una palazzina, preceduto da un avvertimento appena un minuto prima - troppo poco per portare via bambini e anziani - è già difficile da accettare. Ma le atrocità si moltiplicano a velocità impressionante e il Consiglio di sicurezza ONU si riunisce nella notte
Il già difficile controllo delle imprese e delle banche coinvolte nel commercio delle armi pesanti rischia di essere compromesso dalle modifiche alla legge 185/1990 (approvate in via preliminare)
“Dobbiamo riarmarci urgentemente”, ha detto Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea. Non possiamo accettare un'Europa che alza il budget militare cancellando le vere conquiste europee. Ci siamo sempre battuti per l'Europa. Ma per un'Europa di pace, di diritti, di democrazia.
Per la prima volta nella storia del movimento pacifista i pro-pace e i pro-guerra si daranno appuntamento nella stessa piazza. Chi si oppone alla guerra si troverà accanto a chi la sostiene, in una rappresentazione degna di Pirandello. O di Kafka. O del teatro dell'assurdo.
Dovevo parlare dell'Agenda ONU 2030. E ho dovuto dirlo ai ragazzi: la nostra generazione ha fallito. I nostri genitori ci hanno lasciato un modo migliore di quello che avevano ereditato. Oggi invece rischiamo di lasciare ai nostri figli un mondo peggiore di quello che abbiamo ereditato.
I giovani congolesi sono più che coscienti della situazione. Trent'anni di guerra, aggravatasi nel 2025. Vogliono lanciare un appello, un grido. Hanno scritto il testo che vi allego.
12 marzo 2025 - Giovanni Piumatti (sacerdote missionario)
Come nelle crociate, il conflitto in Ucraina è stato caricato di una dimensione simbolica che lo trasforma in uno scontro tra due visioni del mondo. Putin è dipinto come un'entità malvagia da abbattere, un po' come i musulmani erano visti nel Medioevo come nemici della cristianità.
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