Sono storie di vita e di morte legate da un sottile filo rosso alle Feste patronali dei cristiani cattolici che ancora oggi mischiano le loro preghiere, devozioni e superstizioni all'odore di polvere da sparo.
Gli amministratori del comune di Settimo Rottaro, un paesino di 500 abitanti, in provincia di torino hanno capito che i rifiuti non sono inevitabili e che la scelta migliore e produrne il meno possibile. Perché non costruire anche a San Ferdinando di Puglia una fontana leggera come quella di Settimo Rottaro? Politici e cittadini sanferdinandesi, non lasciatevi imbottigliare...
19 giugno 2009 - Matteo Della Torre
Campagna Nazionale "Meno fuochi d'artificio, più compassione!"
Finalmente il primo impianto pubblico a San Ferdinando di Puglia. Le parrocchie restano ancora a guardare. Una proposta di solidarietà: eliminare il "risveglio pirotecnico" della festa religiosa e devolverne il corrispettivo in denaro per contribuire a sollevare dalle macerie la popolazione abruzzese.
6 maggio 2009 - Matteo Della Torre
Petizione nazionale per innovare le Feste patronali
Fuochi d'artificio, sprechi, guerre, ingiustizie, povertà.... La proposta è di utilizzare almeno il 10% dei soldi della Festa patronale per dotare progressivamente le Parrocchie e gli edifici pubblici di pannelli solari ed impianti fotovoltaici di potenza tale da rendere le suddette strutture energeticamente autosufficienti.
LETTERA APERTA a Sua Eccellenza Mons. Giovan Battista Pichierri, Arcivescovo della Diocesi di Trani - Barletta - Bisceglie in merito alle Feste patronali.
2 giugno 2008 - Matteo Della Torre e Mariella Dipaola
Le basi erano 10, di forma triangolare, con tre missili ognuna. Nell'ottobre del 1961 furono colpite quattro testate nucleari da fulmini, e in due casi venne attivato il processo fisico-chimico preliminare all'esplosione (che non avvenne). Un museo della pace e della memoria è oggi possibile
La presenza di tali ordigni sul territorio italiano è in contrasto anche con il Trattato di non proliferazione delle armi nucleari, al quale l’Italia ha aderito nel 1975 impegnandosi a «non ricevere da chicchessia armi nucleari né il controllo su taliarmi, direttamente o indirettamente».
Per Peace History si intende lo studio delle cause più profonde della guerra nonché dei mezzi per contrastarla e per gestire risoluzioni non violente dei conflitti. In questa pagina web vi sono alcuni riferimenti per la Peace History e link utili per tracciare una storia della pace
L'evoluzione dell’educazione civica ha portato a un sempre maggiore avvicinamento della stessa all’educazione alla pace, fino ad una sovrapposizione di competenze, che oggi può in certi contesti rendere difficile distinguere le due discipline.
Il movimento pacifista può diventare un soggetto storico consapevole dei propri compiti solo se ha la consapevolezza della sua storia. La storia della pace studia l'impegno positivo di chi si è opposto alla guerra. Ma è anche analisi strutturale delle cause dei conflitti armati.
15 gennaio 2021 - Alessandro Marescotti, Daniele Marescotti
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