Due anni di reclusione per Emilio Riva e un un e otto mesi il direttore dello stabilimento Tarantino, Luigi Caporosso Accusati di getto pericoloso di cose, danneggiamento aggravato, omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro nel reparto cokerie.
La pubblica accusa ha formulato le richieste di condanna nel processo sul duplice infortunio mortale verificatosi all’Ilva nel 2003. Le parti civili hanno presentato il conto chiedendo danni per milioni di euro
Il 25enne Gianluigi Di Leo fu travolto da una trave. A carico degli imputati zono ipotizzati i reati di omicidio colposo e omissione di cautele contro gli infortuni sul lavoro. L’udienza preliminare è slittata al 7 ottobre prossimo.
La Corte d'Appello di Lecce-Sezione ha assolto per avvenuta prescrizione del reato 6 condannati in primo grado per omicidio colposo in relazione a un infortunio mortale avvenuto nello stabilimento di ILVA di Taranto il 12 maggio 1998. La Corte d’Appello ha dichiarato il non luogo a procedere.
E' stato chiesto a un modello linguistico di Intelligenza Artificiale generativa di sviluppare un articolo in chiave ecologista partendo una dichiarazione di Nichi Vendola del 2011, in cui esprimeva stima verso Emilio Riva. Ecco cosa è venuto fuori.
La tesi di Monia Torre, basata su un’approfondita ricerca antropologica, analizza la percezione del rischio legate all’Ilva di Taranto. Attraverso le testimonianze di operai come Piero Mottolese, attivista di PeaceLink, emergono le dinamiche tra fabbrica, ambiente e comunità.
Le emissioni in aria di ossido di azoto prodotte dall’altoforno AFO4 e le concentrazioni di fenoli e cianuri nei reflui dello stabilimento superano i limiti di legge. Tutto questo nonostante le promesse di "ambientalizzazione".
Cresce il sostegno della Chiesa all’appello per fermare l'escalation bellica. Oggi i Vescovi della Conferenza Episcopale Pugliese pregano per la pace nella Basilica di San Nicola a Bari.
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