Importanti eventi e notizie in questi giorni. Il summit tra Kim e Trump sul disarmo nucleare nella Penisola coreana. L’acuirsi della tensione militare tra India e Pakistan. E (almeno questa è una buona notizia) la ratifica del Sudafrica al Trattato per la proibizione delle armi nucleari
Ogni marcia di protesta contro la guerra, ogni appello in favore della pace, ogni veglia di preghiera, ogni bandiera arcobaleno esposta, ogni segno di pace esibito costituisce un piccolo-grande atto di elevata politica per togliere dalle mani dei padroni del mondo il nostro futuro e il nostro destino
18 aprile 2017 - Michele Di Schiena
Una voce "fuori dal coro". Che auspica però che i "Nuclear States" si decidano a un dibattito finalmente costruttivo, e insieme al governo di PyongYang.
Da Gunnar Westberg un interessante commento alle recenti prove di forza che il governo nordcoreano ha manifestato col lancio di nuovi missili a lunga gittata. Un articolo che, superando le definizioni a senso unico nei confronti delle sue minacce, porta a riflettere sulla necessità di accordi realmente concreti tra gli Stati Nucleari – e con la stessa presenza del governo di Pyongyang.
Il lancio del Taepodong-2, il nuovo test nucleare e le continue provocazioni missilistiche provano l'esistenza di un programma militare articolato che rende obsoleta l'ipotesi del ricatto nucleare per ottenere finanziamenti e cibo.
La Corea del Nord rappresenta l'ultimo residuo della guerra fredda, un esempio di sopravvivenza di una specie ormai estinta già dagli anni '50. L'unico regime stalinista ancora in piedi, dove vige un controllo ferreo di ogni aspetto della vita del popolo. e dove tutto ruota intorno alla figura mitica del suo "caro leader" Kim Il-Sung. Un culto della personalità che rasenta il ridicolo, ma che è alla base di un paese che dal 1953 ha avuto un solo obiettivo, prepararsi alla guerra.
24 marzo 2005 - Matteo Figus
Mentre la Casa Bianca lancia l'allarme sulle "atomiche nord coreane" emergono inconfessabili responsabilità
Donald Rumsfeld, segretario alla difesa Usa, dal 1990 al 2001 è stato direttore della multinazionale ABB, con sede a Zurigo, che ha fornito i reattori nucleari a Pyongyang. Con la ABB ha guadagnato 190 mila dollari all'anno.
11 febbraio 2005 - Alessandro Marescotti
Mentre la Casa Bianca lancia l'allarme sulle "atomiche nord coreane" emergono inconfessabili responsabilità
Donald Rumsfeld, segretario alla difesa Usa, dal 1990 al 2001 è stato direttore della multinazionale ABB, con sede a Zurigo, che ha fornito i reattori nucleari a Pyongyang. Con la ABB ha guadagnato 190 mila dollari all'anno.
Vengono costruiti titoli per generare un'accentuata percezione del rischio di invasione in assenza di dati oggettivi. Lo scopo è quello di generare paura e di modificare i sondaggi di opinione che oggi danno in vantaggio un'opinione pubblica contraria alla prosecuzione della guerra.
Questo testo offre una guida pratica per pacifisti focalizzandosi su tre fasi chiave per opporsi efficacemente alla guerra e minare il consenso pubblico verso di essa. Queste tre fasi progrediscono attraverso quindici proposte concrete.
L'invio di armi da parte della Nato, sebbene nelle intenzioni miri a sostenere le forze ucraine, non capovolge la guerra ma la prolunga e ne ingigantisce gli effetti, paradossalmente a tutto vantaggio della Russia. Gli esperti lo definiscono "war paradox" e lo hanno anche studiato.
Come organizzare in vista del G7 una convergenza fra forze diverse attorno al comune obiettivo di contrastare il riarmo e la guerra? E come dimostrare che l'opinione pubblica è ampiamente contraria alla volontà dei G7 di fare guerra alla Russia?
Ma il Festival per il Giornalismo che si svolge nella stessa città continua a snobbarlo. Assange viene perseguitato dal Potere perché considerato reo di aver diffuso, nell’interesse pubblico, documenti segreti che rivelano gli illeciti commessi dai Governi.
Sociale.network