E’ ancora possibile fare politica insieme agli impoveriti e agli ultimi, ai piccoli e ai deboli, senza rimanere ingabbiati nei soliti rituali e nelle meschine dinamiche dei palazzi? Fare politica non per il potere ma solo per le vittime e gli sfruttati?
Il posto di un prete - afferma don Gallo, in questa sua autobiografia - e' fra la gente: in chiesa, per strada, in fabbrica, a scuola e in ogni dove vi sia qualcuno che soffra e che abbia bisogno di aiuto; per questo lui ha deciso di camminare insieme ai tossici, alle prostitute, ai deviati, ai balordi, ai border line, ai migranti e a tutti coloro che, come diceva De Andre' (anch'egli genovese): "viaggiano in direzione ostinata e contraria"...
Una comunità di volontari per la pace, i diritti e l’ambiente ha messo in campo una vasta serie di iniziative per promuovere il cambiamento e la giustizia sociale tramite la comunicazione, la controinformazione e la cittadinanza attiva.
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