Più di 1300 persone riunite per condividere esperienze, coordinare lotte,
promuovere unità nella diversità. Intanto in Bolivia si consuma un nuovo golpe
e inizia il massacro
18 novembre 2019 - Giorgio Trucchi
Fondamentalisti religiosi come Jeanine Añez e Luis Fernando Camacho alla guida del golpe
L’ultradestra sfrutta nel modo migliore le enormi contraddizioni di Morales e quelle del Movimiento al Socialismo per dare vita ad un colpo di stato apertamente programmato
16 novembre 2019 - David Lifodi
Colpo di stato promosso da fondamentalisti religiosi, esponenti dell’ultradestra e comitati civici
Succede forse che ora le vittime della repressione si rivoltano contro il proprio progetto liberatore? O che qualcosa è cambiato nella direzione mentale di coloro che lo patrocinano? O succede forse che gli interessi in gioco pilotano l’informazione? La cosa interessante non è analizzare i fatti con atteggiamento manicheo, ma scindere il possibile errore dalla malafede.
Alla scadenza del termine ultimo, le 10 compagnie straniere degli idrocarburi operanti in Bolivia accettano le condizioni economiche richieste dal governo di Evo Morales.
Il cocalero Evo Morales vuol togliere alla sacra foglia la stigmate del narco-traffico, trattarla e lanciarla industrialmente in campi dal farmaceutico al cosmetico, contro diabete, obesità e artrite
Bolivia Il paese che dopo 500 anni di apartheid si muoveIntervista al presidente boliviano Morales che parla dei suoi primi cinque mesi di governo. Ricordando di quando suonava nella banda «Imperial» e dirigeva le lotte dei cocaleros del Chapare Non mi convince quel «señor presidente». A volte non mi sento ancora presidente. Preferisco che mi chiamino «Evo» o «hermano presidente» o «compañero presidente». Dà più fiducia Non sono le visite o le parole di Chávez o di Fidel a incidere. L'ambasciata e l'amministrazione Usa hanno già definito la loro linea: provocar
Evo Morales, dirigente del Movimento per il Socialismo (MAS), è il nuovo presidente della Bolivia. Un altro paese dell'America Latina ha un governo di sinistra.
Le basi erano 10, di forma triangolare, con tre missili ognuna. Nell'ottobre del 1961 furono colpite quattro testate nucleari da fulmini, e in due casi venne attivato il processo fisico-chimico preliminare all'esplosione (che non avvenne). Un museo della pace e della memoria è oggi possibile
La presenza di tali ordigni sul territorio italiano è in contrasto anche con il Trattato di non proliferazione delle armi nucleari, al quale l’Italia ha aderito nel 1975 impegnandosi a «non ricevere da chicchessia armi nucleari né il controllo su taliarmi, direttamente o indirettamente».
Per Peace History si intende lo studio delle cause più profonde della guerra nonché dei mezzi per contrastarla e per gestire risoluzioni non violente dei conflitti. In questa pagina web vi sono alcuni riferimenti per la Peace History e link utili per tracciare una storia della pace
L'evoluzione dell’educazione civica ha portato a un sempre maggiore avvicinamento della stessa all’educazione alla pace, fino ad una sovrapposizione di competenze, che oggi può in certi contesti rendere difficile distinguere le due discipline.
Il movimento pacifista può diventare un soggetto storico consapevole dei propri compiti solo se ha la consapevolezza della sua storia. La storia della pace studia l'impegno positivo di chi si è opposto alla guerra. Ma è anche analisi strutturale delle cause dei conflitti armati.
15 gennaio 2021 - Alessandro Marescotti, Daniele Marescotti
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